Intervista a Diego Cuoghi

Intervista al critico d’arte e “scettico” Diego Cuoghi

 

1) Da cosa nasce la sua passione legata all’arte e alla sua interpretazione ?

 
Naturalmente dagli studi di storia dell’arte 🙂
Già da bambino, avendo un nonno insegnante di educazione artistica, con la casa piena di libri d’arte non potevo non interessarmi a questi argomenti. Poi ho frequentato il Liceo Artistico e la facoltà di Architettura dove mi sono laureato con una tesi di argomento storico e non tecnico.
 
2) Come si pone, lei, nei confronti dell’ufologia legata a reperti storici(opere d’arte, manufatti, incisioni rupestri, monoliti, piramidi ecc…)?
 
Credo che prima di arrivare a ipotesi “estreme” come quelle ufologiche si debbano esaminare tutte le ipotesi più normali. Solo in mancanza di spiegazioni più semplici e naturali si potranno considerare quelle più “estreme”. Il problema di tante ipotesi ufologiche è che chi le espone non ha della storia dell’arte altro che (se va bene) leggere infarinature. Non prova nemmeno ad informarsi prima, a leggere la quantità di studi su quegli argomenti. Arriva subito agli extraterrestri perchè è più facile, non richiede nessuno sforzo.
O forse l’ipotesi ufologica è solo più suggestiva perchè misteriosa. Il mistero piace, fa audience, vende, molto di più degli studi seri e meticolosi.
 
3)Crede che la storia scritta sui libri sia totalmente credibile, senza falle ed inspiegabili impulsi evolutivi a livello tecnologico e astronomico?
 
Nessuna disciplina scientififica è mai “chiusa” e dogmatica. La scienza è tale proprio perchè si mette sempre in discussione. Gli studiosi di oggi si basano sui lavori del passato ma contemporaneamente non hanno nessun timore a metterli in discussione se è il caso. Altrimenti non ci sarebbe mai stato il minimo progresso.
L’astronomia tra l’altro è uno dei campi più vivaci proprio nelle discipline storiche e nello studio dei miti. Un libro fondamentale, da cui quel furbastro di Graham Hancock ha copiato a man bassa, è “Il mulino di Amleto” di De Santillana e Hachend. Questi studiosi hanno ipotizzato che una quantità di miti antichi siano derivati dall’osservazione dei movimenti degli astri. Le stelle e i pianeti “erano” gli dei, non semplicemente una rappresentazione degli dei. E moltissime storie che a noi oggi sembrano solo letteratura trovano una spiegazione nell’astronomia.
Lo consiglio sempre a chiunque si interessi di storia dei miti, anche se non è certo di facilissima lettura. Qui c’è una bella recensione:
http://guide.supereva.it/astronomia/interventi/2001/09/63338.shtml
 
Un altro libro fondamentale è “Il mito dell’eterno ritorno” di Mircea Eliade. In questo messaggio che inviai in it.discussioni.misteri ho ricopiato un capitolo proprio sui miti cosmogonici: http://snipurl.com/61q1
 
4) Lei crede che le descrizioni degli eventi biblici , e le relative rappresentazioni artistiche ad esse connesse siano frutto di fedeli riproduzioni di “eventi divini” oppure ci può essere la possibilità che queste opere siano semplicemente descrittive di un fenomeno inspiegabile (ad esempio un avvistamento)?
 
Nessuna delle due. Non credo che gli eventi biblici siano rappresentazioni di fatti storici, soprattutto per quanto riguarda gli avvenimenti più antichi. Questo perchè qualunque studioso biblico sa che molti di quei testi vennero scritti centinaia di anni dopo gli avvenimenti che sono narrati. La Bibbia è principalmente letteratura religiosa, e le visioni dei mistici sono uno dei “generi letterari” più diffusi, non solo nell’antichità. Basta pensare alle visioni di Santa Teresa, di San Giovanni della Croce… che non hanno niente da invidiare a quelle di Ezechiele (ospite fisso dei siti ufologici). Tra l’altro, per capire a quali simbologie si rifà Ezechiele basta pensare alle divinità babilonesi, ai troni di pietra affiancati dai cherubini (cherub) ovvero dagli animali alati:
 
http://www.acns.com/~mm9n/cherub/
 
http://www.infidels.org/library/modern/features/2000/barefoot1.html
 
http://209.157.71.50/bibleorigins*net/
 
http://www.recoveredscience.com/astronomy1.htm
 
Due libri interessantissimi sulla “vera” storia della Bibbia sono “Prima della Bibbia” di Massimo Baldacci, e “Le tracce di Mosè” di Finkelstein e Silbermann. Trattano proprio delle basi di quei racconti, di ciò che è storico e di ciò che invece non può essere altro che invenzione letteraria perchè smentito dalle scoperte archeologiche.
 
Il grosso problema di chi interpreta in senso ufologico le opere d’arte è la incomprensione del “simbolico”. Vedono tutto in modo concreto, reale. Un profeta parla di un carro di fuoco, allora è un’astronave; Ezechiele descrive i cherubini che emanano fiamme, allora sono i motori… e così via.
E questo lo puoi fare con tutte le religioni, con tutti i libri sacri, è facilissimo. Lo fanno da quarant’anni autori come Von Daniken o Kolosimo, che leggono in senso letterale gli antichi testi sacri e vi scoprono personaggi che vengono rapiti in cielo dagli dei, discese degli stessi sulla terra tra fuoco e fiamme… e li confrontano con i nostri razzi, coi nostri aerei. Ma non ha senso.
In qualunque religione si troveranno sempre gli dei nei cieli e i demoni sottoterra. E’ logico, nei cieli stanno il Sole, la Luna i Pianeti, quelli erano gli dei dell’antichità, le forze che determinavano la vita e la morte, la fame o il benessere, il raccolto abbondante o la carestia. Sottoterra stavano i morti, i vermi. Dal cielo arrivavano lampi che incendiavano i boschi, pioggie che irrigavano i campi o tempeste che li devastavano, per cui nei cieli era la dimora degli dei che aiutavano o punivano gli uomini. E a noi oggi, abituati ad aerei ed elicotteri, shuttle a razzi spaziali, sembra di trovare somiglianze tra le antiche divinità con le loro manifestazioni numinose e gli avvistamenti di UFO. Ma è assurdo.
 
Capisco che da molti secoli, più o meno dal ‘600 il “secolo dei lumi” (e in particolare nell’arte direi da Caravaggio in poi), si è persa la visione simbolica del mondo che caratterizzava tanta parte della sensibilità religiosa degli antichi, ma volere a tutti i costi vedere “oggetti” o “macchine” in concetti metafisici lo trovo più che forzato, arbitrario e senza fondamento.
Sarebbe come mettersi di fronte a un testo di un autore latino senza conoscere il latino, cercando poi di interpretarlo trovando similitudini tra quelle parole antiche e certe parole dell’italiano moderno.
5)Ed infine secondo lei esiste un quadro,un arazzo, un opera d’arte religiosa in cui appare qualche oggetto strano o fuori tempo non spiegabile con la razionale interpretazione di un esperto d’arte?
 
Quasi tutti i dipinti di Bosch sono pieni di particolari stranissimi e spesso incomprensibili. Ma secondo molti storici anche Bosch si rifaceva a precise tradizioni iconografiche e letterarie anche nella raffigurazione degli elementi che a noi sembrano più fuori dal comune (vedi “Il Medioevo fantastico” di Jurgis Baltrusaitis, Adelphi).
E stranamente proprio Bosch, i cui dipinti sono pieni di oggetti volanti e città futuribili non è minimamente preso in considerazione nelle gallerie web di Ufo-Art:
 
http://cgi.di.uoa.gr/~grad0146/English/works.html
http://www.cyberium.net/imagine/dedicated_to/bosh-1.jpg
http://www.astro.ucla.edu/~colbert/Temptation2.jpg
http://www.artdamage.com/bosch/antony.htm
 
In ogni modo non sto sostenendo che non ci siano “misteri” nell’arte, al contrario. Ce ne sono moltissimi. E la cosa più bella è che ci sono decine di studiosi impegnati a indagare questi misteri. E spesso riescono a risolverli.
Cosa rappresenta “La Tempesta” di Giorgione? Qual’è il significato esoterico delle “Nozze di Canaan” di Bosch?
Qual’è il significato della “Primavera” di Botticelli? E’ vero che rappresenterebbe in realtà “Le nozze di Mercurio e Filologia”?
Cosa illustra il Manoscritto Voynich e in che lingua è scritto (una lingua inventata forse)?
 
Anch’io, nel mio piccolo ho risolto un mistero artistico: cosa rappresentavano alcuni enigmatici affreschi di Nicolé dell’Abate ai quali nessuno fino ad ora era riuscito a dare una interpretazione sensata: http://xoomer.virgilio.it/dicuoghi/scandiano/Donne_Cavalieri.htm
E proprio oggi (per questo dicevo che è stata una giornata artisticamente intensa) sono intervenuto alla presentazione al pubblico del ritrovamento di altri affreschi, nascosti sotto cinque mani di vernice stese negli ultimi tre secoli. Erano proprio nella sala che avevo indicato come la più probabile localizzazione, in un mio studio di dodici anni fa. Credimi, è una bella soddisfazione risolvere certi “misteri” dell’arte, anche senza UFO 🙂
 
Diego Cuoghi
 
D I E G O  C U O G H I
http://www.diegocuoghi.it/scandiano

Intervista di Gianluca Santaniello

@nonsiamosoli.com

Intervista concessa in esclusiva per www.nonsiamosoli.com per utilizzare questa fonte bisogna riportare il link al nostro sito.

Intervista a Lavinia Pallotta


Intervista a Lavinia Pallotta – https://ilblogdilaviniapallotta.myblog.it/

Ringraziamo Lavinia Pallotta per l’intervista che ci ha concesso in occasione del primo anno di vita del nostro portale

1) Chi è Lavinia Pallotta?

Sono nata a Milano, nel ’73, e mi sono laureata in Lingue e Letterature Straniere, all’Università degli Studi di Pavia con una tesi su “Clarissa di Samuel Richardson” e dunque la nascita del romanzo psicologico moderno.Da molti anni sono attiva nel movimento ambientalista, ma devo ammettere che ultimamente l’ufologia sta assorbendo quasi tutto il mio tempo libero.

Sono l’attuale presidente della Fondazione Sentinel  http://www.fondazionesentinel.org

un’organizzazione che si è ormai staccata dalle sue origini svizzere, e nella quale si occupiamo di tematiche ufologiche, scientifiche e molto altro.

Faccio parte del Gruppo Camelot http://www.gruppocamelot.too.it coalizione di ricercatori alcuni indipendenti, altri appartenenti a varie associazioni, che non prevede alcun tipo di gerarchia o vero e proprio regolamento, eccezion fatta per il “gentlemen agreement” liberamente visionabile sul sito, che rappresenta il nostro accordo di collaborazione. Sono membro della redazione del magazine on-line Camelot Chronicles http://www.camelotchronicles.com, una rivista scaricabile gratuitamente da internet nata pochi anni fa, dalla voglia di dare spazio a tutti coloro che volessero pubblicare e che ci ha dato grandi soddisfazioni anche per l’alto livello dei lavori pubblicati e, naturalmente, le visite che riceve ogni volta. Per un anno ho fatto parte della redazione della trasmissione radiofonica di Radio Popolare, “Il Triangolo dei Bermuda” assieme a Carlo Sabadin, condotta da Alberto Ruvolo. Si trattava di un programma d’intrattenimento e informazione di tematiche “di confine”, in primis l’ufologia, di grande successo. Ho tenuto conferenze a Pavia, a Budrio (Bologna) e Tocco di Casauria (Pescara); Codeville (Pavia) e collaboro, con diversi altri siti, quali http://www.dnamagazine.it , http://www.hwh22.it?, http://www.paolaharris.it http://www.nonsiamosoli.com con articoli e traduzioni. Non è molto, comunque, che frequento il mondo ufologico “dall’interno”, solo dal 2002, anno in cui ho conosciuto ad una conferenza alcuni colleghi Camelot e da quel giorno non li ho più lasciati.

2) Cosa pensi dell’ufologia italiana moderna? Pensi che molti studi siano inibiti dai governi?

Penso che stia faticosamente cercando di uscire dalla “nicchia”, non solo per raggiungere un pubblico sempre più vasto, nonostante il disinteresse dei media, salvo rare eccezioni, ma anche per riscattare la materia da un’immagine di dilettantismo e l’antiscientificità che le si è cucito addosso, dall’esterno, e che di frequente i ricercatori stessi hanno indossato per comodit?. Spesso sento dire, o leggo in giro, che il male dell’ufologia italiana sia il clima di costanti polemiche tra “colleghi”, che disperde le energie e non porta a nulla. Sono sostanzialmente d’accordo, ma lo ritengo un luogo comune, anche piuttosto qualunquista. La generalizzazione non aiuta mai, in nessun campo, perchè impedisce di focalizzare il problema d’origine. Credo sia fondamentale chiedersi: chi fa polemica rispetto a che cosa, e perchè. A volte ho l’impressione che si critichino le polemiche per avere la possibilità di scrivere ciò che si vuole, senza supportarlo con dati e testimonianze adeguati. L’ufologia, che tanto spesso si è lamentata, a ragione, del dogma scientifico ufficiale, rischia di creare a sua volta altri dogmi, col pericolo di non saperne più uscire. O con noi o contro di noi? e chi mostra dei dubbi vuol far polemica. Ma la ricerca si alimenta di dubbi e di domande. Per quanto riguarda le mie esperienze dirette nel mondo ufologico italiano, faccio parte di un gruppo di ricerca, il gruppo Camelot, che è nato proprio dall’idea di riunire appassionati e studiosi di questa materia, che non la pensassero obbligatoriamente allo stesso modo, ma che avessero un comune obiettivo: fare divulgazione corretta, “armati” di spirito di collaborazione e confronto. Il gruppo sta diventando sempre più numeroso e stiamo ottenendo una grande visibilità, contatti con appassionati, ricercatori anche esterni che vogliono unirsi a questa tavola rotonda e “uomini di scienza”. Credo di non fare torto a nessuno, se dico che siamo arrivati dove siamo, non solo per l’equilibrio che abbiamo saputo trovare al nostro interno e per il valore dei componenti del gruppo, ma anche grazie alla straordinarie capacità di aggregazione e di stimolo di uno dei suoi fondatori , Carlo Sabadin, che si è davvero sempre fatto in quattro però dare spazio a tutti, anche a gente che poi ci e gli ha voltato le spalle, come spesso accade alle persone che vogliono dare a tutti, e forse a troppi. Credo davvero che Carlo sia uno degli ufologi che, nel nostro paese, possono fare la differenza. Non l’unico, naturalmente!?I governi non hanno mai dimostrato di avere “interesse” che la verità fosse divulgata al pubblico, perchè il controllo dell’informazione, in qualsiasi ambito, permette anche un più efficace controllo della situazione, con tutti i suoi risvolti politici, economici e sociali. Non c’è bisogno di studiare gli UFO per rendersi conto di questo. Allo stesso tempo governi di vari stati come la Francia, gli Stati Uniti, il Brasile, ecc. hanno costituito gruppi di studio ufficiali, del fenomeno. Il problema sorge quando viene il momento di trarre delle conclusioni e renderle pubbliche. Il rapporto COMETA in questo senso rappresenta uno studio importantissimo e troppo spesso ignorato, portato avanti da personale competente, ma non si tratta di un documento ufficiale. Non è dai governi che arriverà l’input per il cambiamento, nè, tanto meno, dai servizi segreti, che sono da sempre impegnati in giochi di cover-up e debunking, da una parte, e rilascio controllato d’informazioni dall’altra (le dichiarazioni del colonnello Corso ne sono un esempio lampante). La fisica teorica e l?astrofisica, oggi, potrebbero permettere all’ufologia pro-ETH di uscire dall’ambito della cosiddetta “controinformazione” e diventare, finalmente, informazione. Basta sapersi liberare dal provincialismo, dal gruppismo e accettare la sfida dei tempi che cambiano.

3)Pensi che i media aiutino ad alfabetizzare le persone sull’argomento ufo, oppure credi che “aiutino” solo a denigrare l’argomento?

L’opera di denigrazione del fenomeno UFO è stata portata avanti, a mio avviso, con sistematicità e intenzionalità anche attraverso il potere mediatico, da anni, e la situazione non sembra essere cambiata, salvo felici eccezioni. E’ stata imposta, perchè ridicolizzare è il modo più efficace per nascondere, e lo abbiamo ben visto.Come ho già accennato sopra, il controllo dell’informazione è il mezzo attraverso il quale si controlla l’opinione pubblica. Senza di esso, le motivazioni di molte scelte politiche ed economiche sarebbero talmente palesi da risultare inattuabili. Mi riferisco alle guerre, alla globalizzazione, alla vivisezione, e anche alla verità sul fenomeno UFO, sui crop circle, la free energy, le scie chimiche, ecc. Oggi internet aiuta a veicolare molte informazioni che altrimenti resterebbero inaccessibili, ma non basta. Tramite internet non si riesce ancora a raggiungere un numero sufficiente di persone e certi argomenti non arrivano alla portata “del vicino di casa”. Al contrario, spesso ci si rintana dietro la sicurezza dello schermo e della tastiera e si ricrea una sorte di societ? virtuale su misura. La televisione italiana ha rinunciato quasi completamente a “fare informazione” a favore di programmi idioti come “il Grande Fratello” . La fattoria, soap opera e altre amenità. Il programma “Report” è stato, in questo senso, una felice eccezione. Ci vorrebbe un “Report” ufologico, ma non c’è. Ed è un peccato, perchè la “gente” sarebbe pronta. C’è una grande richiesta di informazioni, non soddisfatta. Per più di un anno ho partecipato alla trasmissione radiofonica “Il Triangolo dei Bermuda” con Carlo Sabadin, condotta da Alberto Ruvolo, su Radio Popolare, con diffusione internazionale, nella quale trattavamo proprio di tematiche ufologiche, ma non solo. E’ stato un successo, e questo successo ce lo ha “regalato”  il pubblico che ci tempestava di telefonate, e-mail, domande. E’ stato straordinario e anche un pò imprevisto: trattandosi di una trasmissione in diretta, senza filtro, nata come programma d’intrattenimento, non sapevamo come gli ascoltatori avrebbero reagito ad un “cambiamento di rotta” finalizzato a divulgare informazioni ufologiche, anche attraverso l?ironia. Il risultato è stato che la trasmissione si è trasformata, di volta in volta, in un programma sempre più d’informazione e sempre meno d?intrattenimento, e questo cambiamento lo ha imposto il pubblico, con i suoi interventi, le sue domande, le sue testimonianze. Da un punto di vista editoriale, in Italia si pubblica ben poco di ufologico. Libri cardine della ricerca, come quelli di Hynek, Vallee, Mack, Hopkins McDonald, non vengono più ristampati e non si traduce quasi pi? niente. Scordiamoci Steven Greer, l’ultimo Mack, il nuovo Hopkins, il Rapporto Cometa, Friedman, ecc. Come si fa a fare divulgazione ufologica in un paese dove non esistono quasi serie pubblicazioni a riguardo e dove i lavori dei padri dell’ufologia, o dei nuovi ricercatori si possono leggere solo in lingua originale. Diversa sorte è toccata alla cosiddetta “archeologia eretica”. Forse vende di più, o forse è meno scomoda dell’ufologia. Come gruppo Camelot e Fondazione Sentinel stiamo puntando molto sulle conferenze, che ci permettono di confrontarci con le persone e tra ricercatori (quelli che accettano il confronto e la collaborazione). Il riscontro è ottimo, la gente ha sete di sapere, di conoscere, di dire la sua. Partendo da questo presupposto, un passo alla volta, le cose cambieranno.

4) Qual’è la tua idea sul fenomeno UFO?

Credo che ormai il fenomeno UFO vada studiato nella sua “globalità”, dunque non escludendo fenomeni e argomenti affini e connessi, quali le abdution, il contattismo, i progetti d’intelligence come l’MK-ultra, le mutilazioni animali. E i crop circle, quelli che presentano delle anomalie. Personalmente, prendo in seria considerazione l’ipotesi ETH, almeno per quanto riguarda una percentuale, anche minima, di avvistamenti inspiegabili.Come ho già detto, oggi alcune ricerche scientifiche, sicuramente molto coraggiose, avvalorano questa ipotesi, che non è più eresia. Forse James McDonald oggi, sarebbe morto di vecchiaia o di malattia.

Per quanto riguarda il fenomeno crop circle, non mi sembra ci siano abbastanza indizi che indichino un qualche coinvolgimento ET. Sono d’accordo con Jacques Vallee, che nel suo articolo del 2002 Crop Circles: “Signs From Above or Human Artifacts” mette in guardia dall’attribuire con troppa facilità, origini ET o paranormali a tale fenomeno, senza adeguati dati analitici, perchè questo potrebbe tornare a discapito dell’ufologia stessa, un domani si scoprisse la vera origine delle formazioni. D’altra parte c’è chi, per supportare la teoria della “land art” s’inventa crop circle inesistenti e ?itineranti?, con tanto di preziose testimonianze anonime. Anche questo danneggia la ricerca seria e chi la vuol fare.

5) Credi che i popoli antichi abbiano avuto contatti con entità di altri pianeti?E se si, qual’è secondo te la prova più concreta di tale contatto?

Se prendiamo in seria considerazione il fatto che intelligenze extraterrestri possano, oggi, far visita al nostro pianeta, dobbiamo considerare anche la possibilità che abbiano potuto farlo in passato. Non abbiamo certezze ma ci sono degli “indizi”, di vario genere. Ritrovamenti archeologici nettamente in contrasto con la storia ufficiale sembrano suggerirci che il nostro passato è ancora misterioso e ci sfugge. Quelle che credevamo leggende di civiltà avanzate, anteriori alla nostra, oggi sono realtà plausibili e rendono o renderebbero necessaria una rivalutazione di molti reperti, come gli OOPARTS. Se dunque esistono fasi della nostra storia, oscure, che il mondo accademico è riuscito sempre ad ignorare, non si può scartare a priori la possibilità di visite ET in un lontano passato, come nel presente.

Leggende e tradizioni sacre di popolazioni africane, australiane, oceaniche, sud e nord americane, asiatiche, ci parlano di contatti con popoli venuti dalle stelle, portatori di sapere e civiltà. E’ vero che spesso le leggende parlano per metafore e si esprimono attraverso i simboli (anche pittorici, come dimostrano molte figure rupestri), ma mentre in passato, il sapere di queste popolazioni, gelose delle proprie tradizioni, ci arrivava filtrato dal resoconto e l’interpretazione di coraggiosi antropologi che trascorrevano lunghi periodi di tempo con i popoli indigeni, oggi queste persone, spesso, si fanno loro stesse portavoce delle proprie tradizioni, e quello che raccontano è decisamente interessante. Un esempio ne sono gli indiani d’America, che oggi, nel tentativo di salvare la propria identit?, scrivono libri, tengono conferenze, e parlano di questi antichi contatti con orgoglio.

John Mack nel suo bellissimo libro “Passport to the Cosmos” ha raccolto diverse testimonianze di questo genere, che raccontano non solo di contatti nel passato, ma anche nel presente, tra popoli africani, nord e sud americani ed esseri alieni. Mack, geniale e intuitivo, ha studiato queste testimonianze evidenziando anche possibili connessioni col fenomeno abduction e contattismo, due argomenti, questi, che secondo Mack e anche secondo me, presentano aspetti comuni e connessioni fondamentali.

Esistono poi testimonianze scritte, di un certo rilievo, come i testi vedici, che indicherebbero un passato decisamente più tecnologico di quanto si possa immaginare e andrebbero studiati con molta attenzione.

Per riuscire a comprendere se effettivamente ci sono stati contatti diretti con ET nel passato, è necessario conoscere meglio le nostre origini e la nostra preistoria, per non confondere ciò che è effettivamente “nostro” e ciò che potrebbe essere “di altri”. Civiltà umane più avanzate tecnologicamente, conviventi con popolazioni decisamente primitive, potrebbero essere sembrate “aliene”, ma non essere extraterrestri per questo. Credo che con serenità e obiettività si dovrebbe considerare l’idea di studiare da capo una parte della nostra storia.

6) Vi è un legame fra Ufo e Religione? Quale?

Trovo molto interessanti le interpretazioni in “chiave ufologica” dei cosiddetti fenomeni di B.V.M. (Beata Vergine Maria). In molti di questi casi, in concomitanza con la manifestazione, di qualsiasi cosa si tratti, i testimoni (a volte anche laici o addirittura atei) hanno dichiarato di aver udito un forte boato accompagnato anche da globi di luce nel cielo, come nel caso di Fatima del 1917 e di Lourde, che sono solo due degli esempi più famosi.

Interessanti sono anche le similitudini tra possibili avvenimenti UFO nel passato riportati nei testi religiosi, o comunque brani che potrebbero fare riferimento a possibili contatti con “entità aliene” nel senso di sconosciute, come il carro di Ezechiele. Si tratta comunque di interpretazioni di testi antichi, che prendo come tali. Come ho detto precedentemente, se ammettiamo l’eventualità di visite ET nel presente e nel passato, è possibile che alcune testimonianze ci siano pervenute in chiave mitica e/o di racconto religioso, anche apocrifo, come il Libro di Enoch.

D’altra parte, bisogna stare attenti a non forzare troppo simili interpretazioni e vedere extraterrestri dappertutto.

7) Qual’è, a tuo parere, la pietra miliare dell’ufologia, quell’avvistamento, quel reperto, quel “caso” che ti porta ad asserire :”Si, esistono!”?

Sin dal Project Blue Book ci si è resi conto che il fenomeno UFO esiste e non deve essere ignorato. La non divulgazione o addirittura la copertura della verità, a riguardo, non sminuiscono il fatto che in diversi paesi del mondo, Stati Uniti, Francia, Brasile, Cile, ecc siano state costituite commissioni ufficiali d?indagine per raccogliere dati e studiarne le implicazioni.

Scienziati del livello di Hynek e McDonald, coinvolti nella ricerca, si sono convinti che questo fenomeno, almeno una parte, non potesse essere spiegato in modo ordinario e non si sono sentiti di scartare come assurda l?ipotesi ET. Sono passati molti anni da allora, e McDonald ha pagato a caro prezzo il suo coraggio, ma le cose non sembrano molto cambiate: Recentemente J.J.Velasco, ex direttore del SEPRA, ha pubblicato un libro “OVNIS l’evidence” in cui si dichiara apertamente a favore di una spiegazione ET per molti casi. Dopo tanti anni di studio, a diretto contatto con fatti e testimoni, trae le sue conclusioni, del tutto personali, e queste aprono decisamente a favore del possibilismo. Anche in Brasile era stata creata una commissione di studio, l’Operazione Prato, composta da personale militare e diretta dal comandante Hollanda, per studiare gli strani eventi accaduti, nel paese, attorno agli anni ’70. Hollanda, che si dichiarerà a favore di un’interpretazione “non-convenzionale”, e in questo caso ET, e verrà trovato impiccato nella sua abitazione, suicida, forse, o forse “suicidato”.

E non vanno dimenticate le conclusioni del Rapporto COMETA, gruppo di studio francese che incluse personale assolutamente qualificato come importanti membri dell’aviazione, della polizia, ingegneri e come collaboratori esterni analisti fotografici e lo stesso Velasco. La commissione concluse che non si può assolutamente escludere un’origine extraterrestre per alcuni avvistamenti e che si tratta di un fenomeno da non sottovalutare, sotto nessun punto di vista. Non fu una commissione ufficiale, e per questo si è potuto facilmente far finta di ignorare il suo lavoro, ma è stato un errore.

Astronauti americani e russi hanno fatto dichiarazioni decisamente “forti” e possibiliste. Perchè ignorarle?

Oggi, come ripeto spesso, nuove teorie di fisica teorica superano il Paradosso di Fermi e ci permettono di “accarezzare” l’idea che un contatto sia possibile.

Scienziati di fama non temono di dichiararsi pro-ETH. Questo non mi da la certezza che gli extraterrestri siano qui, ma mi da la certezza che il fenomeno potrebbe trovare finalmente la “soluzione finale”, rispettando i parametri della scienza e della ragione.

Intervista di Gianluca Santaniello

@nonsiamosoli.com

Intervista concessa in esclusiva per www.nonsiamosoli.com per utilizzare questa fonte bisogna riportare il link al nostro sito.

 

Intervista ad Antonio Urzi e Simona Sibilla

Intervista ad Antonio Urzi e Simona Sibilla protagonisti di una esperienza di contatto assai singolare. Il loro caso è stato seguito anche da Jaime Maussan noto giornalista investigativo e conduttore di una trasmissione di ufologia in Messico

Ci diamo del TU ?

Certo che si.

1) Chi sono Antonio Urzi e Simona Sibilla?

Siamo due ragazzi che sin da piccoli vivono esperienze di contatto diretto con esseri intelligenti provenienti da altri mondi e da altri universi visibili ed invisibili.
Due ragazzi cresciuti in due città diverse , in circostanze diverse, con usi e consuetudini diverse, ma con la medesima esperienza.
“Non a caso”, Antonio e Simona si incontrano nei primi giorni del Gennaio dell’anno 2000 e già da subito instaurano un rapporto che va al di là di una comune coppia di giovani innamorati.
Difatti, dopo cinque mesi di intensi dialoghi e confronti, vengono alla luce le esperienze di “contatto” con esseri E.T. .
Iniziano così a rivivere le stesse esperienze di avvistamento di astronavi di ogni fattezza e tipologia e , in un secondo momento , i primi “approcci” con le stesse entità che vedevano da piccoli.
Dall’estate del 2000 fino all’agosto del 2003 abbiamo avuto modo di riflettere su ciò che stavamo vivendo nonché l’importanza di tali eventi.
Decidiamo così di documentare le nostre esperienze quotidiane filmando con una videocamera.
Dall’agosto 2003 gli avvistamenti aumentano giorno per giorno:
siamo arrivati a catalogare circa 1800 filmati ( girati in diurno e notturno ).

 

2)Antonio, hai ripreso con la tua videocamera un “cavallo volante” ed un soggetto simile ad “una donna con un bambino” (si può definire la Vergine Maria?), quale significato dai a questi particolari avvistamenti?

Purtroppo c’è stata molta confusione nell’interpretare queste esperienze, testimoniate, appunto, da prove video amatoriali .
Abbiamo raccolto in tre anni e poco più quasi tutte le tipologie UFO conosciute dall’ufologia , e di questo molti sicuramente non saranno al corrente:
oggetti di luce, oggetti di metallo, sfere, sonde, sigari o navi madre e anche umanoidi ( quest’ultimo filmato il giorno 11 aprile 2006 ).
Il filmato del cavallo non è un UFO – CAVALLO!! Come sicuramente avrete sentito “in giro”, e NON DALLE NOSTRE DICHIARAZIONI! ( meglio specificare) .
Per noi si tratta di una ennesima prova LASCIATA APPOSITAMENTE da questi esseri cosmici, per confermare la veridicità della teoria delle “abduction” ( anche se noi li definiamo PRELIEVI , e non RAPIMENTI) .
Non è forse vero che ci sono decine e decine di testimonianze da parte di testimoni oculari che sostengono di aver visto “fluttuare” in aria il proprio bestiame? E’ da 50 anni e più che se ne parla.
Riguardo al video della Madonna, per noi non ci sono dubbi, si tratta a tutti gli effetti della Madre Celeste.
Anche in questo caso , bisogna fare un po’ di luce sui fatti  e , se vi fa piacere , ne possiamo discuterne in modo più approfondito. Non bastano quattro righe per una manifestazione così complessa .
Ci sono poco più di 50’ min. di registrazione nell’arco di due ore precise di apparizione. Il giorno 10 Dicembre era Domenica e avevamo a disposizione solamente una cassetta appena iniziata.
I testimoni , sono circa una ventina.
Ci sono molti elementi per valutare la natura “non convenzionale” del soggetto filmato, ed altrettanti punti fondamentali per definire tale evento come una vera e propria “apparizione Mariana”.

 

3)Simona, più volte hai dichiarato di avere un contatto continuativo con extraterrestri. Cosa ti dicono? Ti parlano del loro mondo? E del nostro cosa dicono?

Sono in contatto con esseri appartenenti al piano “esecutivo” , i famosi “Grigi”:
Sono dei militari a tutti gli effetti ed hanno svariate mansioni .
Alcuni provengono da altri mondi ed altre dimensioni , alcuni sono vere e proprie entità biologiche artificiali, dei veri robot creati appositamente per determinati scopi.
Durante le visite, spesso non c’è dialogo, salvo in alcuni episodi dove mi trasmettono per via telepatica , concetti che mi riguardano e che non ritengo opportuno rendere per il momento pubblici.
Antonio , a differenza di me , ha avuto esperienze non solo con questa tipologia di esseri, ma ha avuto due incontri con esseri di tipo umano provenienti da costellazioni già conosciute grazie alle straordinarie esperienze di noti contattati, di cui , anche qui , ci riserviamo di non rispondere per il momento.

 

4)Avete prove fisiche dei vostri contatti? Avete ricevuto oggetti dagli extraterrestri? E se si, accetterete un analisi scientifica degli stessi? In poche parole, siete in possesso di una prova che dimostri definitivamente l’esistenza di una presenza aliena sulla Terra?

Circa due anni e mezzo fa , ho ricevuto (Simona) del materiale metallico da parte di tre esseri “Grigi” per dare ulteriore prova dei nostri contatti e della veridicità degli eventi.
Abbiamo già dato parte del materiale ad alcuni ricercatori noti del nostro paese, ma non si è saputo più niente!
( preferiamo discuterne prossimamente di persona o al telefono per non fare nomi ).

5) Molti ricercatori, all’estero, seguono e hanno dato grande risalto al vostro caso, soprattutto Jaime Maussan. Come mai in Italia, invece, non avete trovato la stessa disponibilità da parte degli ufologi?

Abbiamo una pessima esperienza con i ricercatori ed ufologi italiani.
L’unico interesse che li accomuna sono :
– quanti soldi siamo disposti ad investire per fare una investigazione ( realizzazione di un video – inchiesta ecc. )
– gli attributi di Simona
Questo è il mondo della ricerca ufologica che abbiamo conosciuto in tre anni…( e anche qui possiamo citarne alcuni di nomi se volete )

 

6)Più volte avete dichiarato che ci sarà una imminente esplicita manifestazione “aliena” sui cieli di Milano. E’ possibile definire una data precisa? In quale forma si manifesteranno?

Date precise No.
Siamo però sicuri che ciò avvenga, considerando prima di tutto la nostra esperienza e in secondo luogo gli eventi internazionali.
Già si iniziano a vedere i primi “segni”, sia nel mondo che nel nostro paese, in particolare su MILANO.

 

7)Qual è, secondo voi, la difficoltà maggiore nel comunicare esperienze di questo tipo?

In Italia, non si parla altro di calcio e veline, come si può parlare di esperienze di questo tipo?
Bastano 5, 10 o 15 minuti di STUDIO APERTO per “trasmettere” all’ interlocutore una realtà così complessa e così importante per il nostro futuro?
E’ un grande problema .
Inoltre la gente è troppo presa dalle vicende quotidiane, dai problemi, oltre ad essere radicati per tradizione a valori prettamente materiali. Certo, non dobbiamo relegare tutte le colpe alla povera popolazione, infatti, se ci pensate bene, è in atto come un opera per distogliere l’attenzione della
Massa da quelli che sono i problemi seri Mondiali. Volete sapere come avviene? Basta semplicemente dare altro a cui pensare e tra queste sono in primis le necessità della vita quotidiana. Ecco allora che molte cose possono venire spiegate e tra queste il perché di molte ingiustizie(economiche). Intanto dietro le tende del teatrino i burattinai continuano la loro sceneggiatura del tutto indisturbati.

 

8)Quand’è che renderete pubblico tutto il materiale in vostro possesso? In molti si chiedono “perché aspettare”…

Stiamo aspettando che Jaime Maussan finisca l’indagine. Aspettiamo le analisi dei filmati condotte da un noto ricercatore americano, e “altro materiale” molto importante da mettere a disposizione eventualmente a ricercatori come Voi, ad esempio.

 

9)Simona, ci puoi spiegare bene la “storia” delle tue lastre. Cosa dimostrerebbero? E’ un punto molto interessante della vostra storia: è un’evidenza fisica!

C’è stato un problema con il BIVIO …alcuni autori si sono comportati molto male con noi, specialmente per la messa in onda di dichiarazioni come questa delle lastre, fatta fuori dalla trasmissione SENZA LIBERATORIA. Ricordiamo con piacere ADE CAPONI, che ha fatto di tutto per averci ospiti in trasmissione, e ha fatto di tutto per discreditarci dopo la messa in onda lasciando dichiarazioni qua e là al limite dell’assurdo; http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=160689&PRINT=S tra alcune citiamo quella che Antonio è un dipendente Mediaset e quella secondo cui la nostra comparsa è stata studiata a tavolino.
Comunque, riguardo alle lastre, al momento opportuno ne parleremo tranquillamente.

 

10) Quand’è che ci sarà un contatto globale esplicito? Avete mai ricevuto informazioni in merito durante i vostri contatti con le entità extraterrestri?

Si prevede un contatto globale molto presto, ma date precise nessuno le conosce.
Sicuramente sarete al corrente delle manifestazioni multiple delle attività aeree di oggetti volanti non convenzionali sulle più grandi città del pianeta, nonché della smisurata crescita dei “prodigi” e segni “divini” in ogni angolo del globo.
Per il momento, quello che possiamo dire è che noi continueremo a dare testimonianza di questa fantastica realtà attraverso i nostri filmati, in tutto il mondo, attraverso i maggiori canali di divulgazione e d’informazione, anche se la maggior parte dell’opinione pubblica ci considera già dei pazzi visionari, dei mitomani in cerca di successo.
L’unica cosa che possiamo dire, volenti o nolenti , è che molto presto tutti saranno spettatori dell’ascesa in terra di questi esseri cosmici con i loro incredibili mezzi volanti, quelli che tutti chiamano con la sigla logora di… UFO.
Questi esseri, quell’ Essere cosmico che 2000 anni fa promise il suo ritorno sulle “nuvole del cielo”…e di questo sappiamo abbastanza per essere sicuri che ciò avvenga.
Senza ombra di dubbio questo evento stravolgerà ogni concetto di umana natura, annientando ogni forma-pensiero ideologico, politico e religioso, così ogni forma di fanatismo, ponendo fine una volta per tutte a questo processo degenerativo della vita tutta, passata da una fase critica ad una fase ipercaotica.
Nessuno potrà impedire ciò.
Si ringraziano Antonio Urzi e Simona Sibilla per la disponibilità e per averci concesso questa inedita intervista.

Potete trovare tutte le info sul caso su http://www.contattomassivo.info
Intervista di Gianluca Santaniello

@nonsiamosoli.com

Intervista concessa in esclusiva per www.nonsiamosoli.com per utilizzare questa fonte bisogna riportare il link al nostro sito.

Intervista a Fabrizio Rondina

Intervista a Fabrizio Rondina Membro del Gruppo Camelot e del HWH22 – Ufologo.

 

1) Chi è Fabrizio Rondina ?

Sono nato a Voghera (PV) nel 1958, diplomato in elettrotecnica all’ITIS di Pavia e lavoro per una multinazionale alimentare.

Mi interesso di ufologia fin dal 1977. Prima di allora ho sempre avuto una forte curiosit? verso il mondo del paranormale inteso prevalentemente come esperienze medianiche. In quegli anni, assieme ad alcuni amici, avevamo fondato una specie di gruppo di ricerca che col passare del tempo si è sempre più rafforzato ed ha conseguito risultati abbastanza soddisfacenti in quelle tematiche. Terminata la leva militare, ho conosciuto altre persone e da allora, abbiamo cambiato il nostro tipo di ricerca e i nostri obbiettivi, passando ad un livello puramente ufologico. Solo nel corso degli ultimi anni i miei interessi si sono ampliati, inglobando tutto ciò che rientra nel “misterioso” e “paranormale”, fino ad arrivare nel 1992 alla fondazione del gruppo di ricerca HWH 22, e assieme a nuove persone, mi occupo attualmente, oltre a ricerche varie, del nostro sito web http:www.hwh22.it .

 

I nostri primi contatti di lavoro sono stati prevalentemente con l’estero, in special modo con gli Stati Uniti, il Brasile e la Russia.

 

Da qualche anno a questa parte sono entrato a fare parte del Gruppo Camelot, una specie di “raggruppamento” di vari ricercatori indipendenti e non, e quindi oltre che di ricerche, ci si occupa anche di organizzare conferenze sui temi di interesse. Mi occupo inoltre della gestione del sito web del Gruppo Camelot

 

2) I Governi “nascondono” la verità sugli UFO? E, se si, perchè?
Sinceramente penso che sia proprio così. Da molto tempo si è costretti a subire una sorta di debunking e cover up. Lo attestano principalmente casi come i MIB, e questo posso dirlo anche per esperienza personale. Sul fatto della motivazione per cui i Governi nascondano la verità, penso che sia imputabile ad un discorso multiplo: da una parte forse il fatto di avere per mano una sorta di “tecnologia aliena”, e il non volerlo ammettere per motivi di segretezza e/o sicurezza. Dall’altro, il discorso che forse si voglia tenere nascosta la verità per il motivo di non creare allarmismi e panico nelle popolazioni; ma questo comunque lascia un po il tempo che trova; molte fonti, attendibili o meno, indicano che prima o poi si dovrebbe arrivare al contatto di massa, ma forse non si è ancora pronti, e per questo malgrado gli eventi siano già in atto, si tende a demotivare e minimizzare la cosa.

 

3) Come si può spiegare la presenza di strani oggetti volanti in alcuni dipinti a sfondo religioso? Esiste un rapporto UFO-RELIGIONI, oppure sono solo eresie?
Questo fatto rientra nel discorso di cui ci stiamo occupando da tempo noi di HWH 22. E’ fuori dubbio che esistono dipinti, arazzi, quadri che rappresentano particolari curiosi; non è comunque detto che tutto sia per forza attribuibile a questo genere di cose.

 

Molte cose sono rappresentate per il loro carattere religioso e rappresentate all’epoca secondo i canoni di allora. Purtuttavia alcune rappresentazioni indicano in modo inequivocabile che l’artista ha rappresentato la scena proprio come l?ha vista. Un rapporto Ufo-Religioni esiste; esiste fin dai tempi più remoti,e se qualcuno legge tra le righe nei testi più importanti delle varie religioni, si rende conto che ci sono cose che non quadrano, o quadrano poco nel contesto religioso. E’ inutile dilungarsi oltre in questo argomento, in quanto è facilmente intuibile che certi personaggi o fatti “religiosi”, possono tranquillamente essere ricondotti a un discorso puramente ufologico; e la chiesa (o le chiese), ce li propinano in tutt’altra salsa…sarò forse un eretico ?

 

4) Qual’è il filmato, la foto, l’avvistamento, il “caso” che ti fa asserire con certezza che il fenomeno UFO è reale?
A mio parere non c’è un documento particolare che potrebbe asserire con certezza che gli ufo esistono, ma ci sono MOLTI documenti che provano questo. Forse si dovrebbe dare un poco più importanza a documenti inviati da fonti personali, e in ogni modo ci sono stati casi eclatanti che ancora oggi rivestono una loro singolarità. Per le nostre esperienze personali, posso dire he abbiamo prodotto molti documenti “particolari”, e che questi documenti hanno una loro valenza per ciò che riguarda la certezza che gli ufo esistono.

 

5) Quando pensi che la verità verrà definitivamente messa sotto gli occhi di tutti?
Questa è una bella domanda ! Se fossi un indovino potrei azzardare qualche ipotesi, ma per ora restando alla normalità delle cose, mi accontento solo di vedere cosa potrebbe succedere alla scadenza del Quinto Sole Maya; poi magari entro la fine dell’anno avremo anche noi i nostri “Visitors”?.

 

6) Chi crea i crop circles? Cosa pensi dei Circlemakers?
A mio parere i crop cirles possono rappresentare molte cose. Per ciò che riguarda il come sono creati, non ho ancora una idea precisa, tolto il fatto che ci sono documenti che attestano la formazione dei crops ad opera di globi di luce “intelligenti”. Non riesco comunque a capire i vari ipotetici messaggi che potrebbero nascondersi dietro ad un pittogramma a carattere geometrico. Se ci fosse qualche identità intelligente che si premura di creare crops per trasmettere messaggi o informazioni, allora forse si riuscirebbe a capire il vero motivo del fenomeno. Io comunque resto dell’idea che i crops ritenuti autentici abbiano con sè delle particolarità abbastanza significative, ma non riesco ad andare oltre. Per quanto riguarda i circlemakers, ho già espresso molte volte la mia opinione in merito; se esitono prove che attestano la veridicità del fenomeno, questa viene alterata e confusa da questi personaggi che per mostrare la loro bravura si adoperano e si impegnano nel confondere le acque. Se si ha voglia di fare della “Land Art”, si faccia pure, ma come qualsiasi opera d’arte che si rispetti, dovrebbe essere “firmata” e non realizzata col solo scopo di prendere in giro ricercatori seri che spendono tempo e denaro nel tentativo di dare una risposta convincente al fenomeno.

 

7) Ritieni il CICAP un importante organo d’informazione o di disinformazione?

Il Cicap potrebbe essere un organo abbastanza valido di informazione se solo non facesse di tutta un’erba un fascio; e se solo riuscisse ad operare nel suo lavoro, adottando certi canoni, che spesse volte non sono quelli che usa. Se le analisi e le ricerche vengono effettuate in modo superficiale, è chiaro che i risultati non sono quelli che si dovrebbero ottenere.

 

Intervista di Gianluca Santaniello

@nonsiamosoli.com

Intervista concessa in esclusiva per www.nonsiamosoli.com per utilizzare questa fonte bisogna riportare il link al nostro sito.

Intervista a Francesco De Stefano

Intervista a Francesco De Stefano che ha frequentato il Liceo scientifico “Marie Curie” di Grugliasco (TO) classe 5C sperimentale PNI, portando come tesi di maturità la PALEOASTRONAUTICA – “La Storia è davvero quella scritta sui libri?”

 

Un piccolo passo per l’uomo un grande passo per l’ufologia…
Forse è questo il titolo migliore per commentare la tesina di Francesco De Stefano, uno studente, attualmente iscritto alla facoltà d’ingegneria al politecnico di Torino, che ha avuto il “coraggio” di presentare una tesina di maturità con argomento la Paleoastronautica. Il titolo del suo lavoro “La Storia è davvero quella scritta sui libri”. Vi proponiamo una breve intervista in cui Francesco ci parla della sua esperienza con questo tipo di ricerca. Lo ringraziamo vivamente per la sua disponibilità. 

Chi è Francesco De Stefano?
 

sono un semplice ragazzo di 19 anni, che ha frequentato il Liceo scientifico “Marie Curie” di Grugliasco (TO) classe 5C sperimentale PNI, attualmente iscritto alla facoltà di ingegneria informatica al Politecnico di Torino. Le mie uniche passioni sono tutto ciò che riguarda l’informatica, ovviamente l’ufologia e tutti i misteri affini. Questi argomenti mi hanno sempre affascinato sin da piccolo e tutt’ora mi tengo sempre informatissimo.

Da dove è nata l’idea di una tesina di maturità con argomento “Paleoastronautica”?
Tutto è nato quando la mia professoressa di filosofia ha suggerito alla classe di utilizzare una nostra passione come base di sviluppo della tesina, in modo da renderla più originale e personale. E così, senza pensarci due volte, ho deciso di argomentare la mia tesina di maturità su una qualche branca dell’ufologia che meglio poteva essere integrata con le materie scolastiche: la mia scelta ricadde sulla paleoastronautica.

Quando hai proposto la tesina ai professori, qual’è stata la loro reazione?
La prima professoressa a cui ho proposto la mia idea è stata quella di filosofia, la quale, sgranando gli occhi, esclamò: <wow! Davvero particolare! Sono curiosa di vederne il risultato>. Tutti gli altri docenti sono rimasti abbastanza increduli, ma allo stesso tempo molto curiosi per come avrei dovuto svolgere le mie ricerche su tale argomento. Spiegai in poche parole il significato di Paleoastronautica e nonostante l’apparente interesse dei miei interlocutori, il tutto suonava un po’ strano.
 

Hai trovato difficoltà nel reperire materiale sull’argomento?
In un certo senso si. L’ufologia in generale è un tema molto sfruttato dagli scrittori di fantascienza e quindi bisogna fare attenzione a filtrare ciò che è realtà dalla finzione. Dopo aver letto qualche libro sull’argomento, alcuni articoli della rivista AREA-51 e aver visitato diversi siti fra i quali www.nonsiamosoli.com, www.gruppocamelot.too.it, www.cr-leonardodavinci.org sono riuscito a reperire una buona quantità di informazioni per lo sviluppo della mia idea. Inoltre, grazie ai suggerimenti del mio caro amico e “mentore” ing. Gianluca Santaniello (Nonsiamosoli.com), sono riuscito a filtrare a dovere le informazioni utili da quelle sensazionalistiche e senza fondamento.

 

Qual’è stato il risultato della tua esposizione? La tesina ha suscitato interesse nella commissione?
Penso che i professori non vedessero l’ora di sentire l’esposizione di una tesina del genere anche perché, durante l’anno, li informavo passo passo sulle ricerche che facevo. Comunque all’esame o iniziato proprio con l’esposizione della tesina che ha suscitato subito approvazione e interesse da parte della commissione e ciò che mi ha stupito di più è stato rendermi conto che, parlando dei Dogon, la mia professoressa di lettere era già a conoscenza dei loro misteri, anche se non in modo cosi approfondito. In conclusione l’esposizione è andata benissimo ed è piaciuta molto, ancora adesso sono molto soddisfatto della mia scelta.
 
Cosa ne pensi del fatto che l’ufologia possa diventare oggetto di studio ufficiale, o quantomeno d’interesse, anche da parte di scuole e università?
Sarebbe una cosa magnifica! L’ Ufologia non è considerata una scienza alla pari delle altre solamente perché si ha paura di studiare un “qualcosa” di inspiegabile con la moderna scienza; anzi viene demistificata e non presa sul serio per colpa di alcuni organi d’informazione che preferiscono rifugiarsi nel “ridicolo” per evitare di ammettere una verità scomoda.

Intervista di Gianluca Santaniello

@nonsiamosoli.com

Intervista concessa in esclusiva per www.nonsiamosoli.com per utilizzare questa fonte bisogna riportare il link al nostro sito.

Intervista a Daniela Bortoluzzi

Intervista alla Scrittrice Daniela Bortoluzzi autrice di diversi libri fra cui “Alla ricerca dei Libri di Thot” e “Anima Cosmica”.

 

Chi è Daniela Bortoluzzi ?

Se mi si chiede un’analisi della mia personalità, credo di essere una persona “consapevole” della mia natura cosmica, e di conseguenza curiosa, attenta e pronta a investigare per trovare la verità!
Per quanto riguarda la mia personale esperienza ufologia, invece, posso solo dire che finora si era sempre limitata a quanto avevo letto… e alle mie considerazioni trattate nel libro “Alla ricerca dei libri di Thot”, uscito alla fine del 2005. Dopo la critica positiva, anche per gli argomenti trattati uno dei quali è proprio questo, il libro è stato segnalato dalla rivista Uforama di DNA Magazine (www.dnamagazine.it – la rivista di Maurizio Baiata) collaboro con il mensile Hera di Adriano Forgione e sto preparando dei “pezzi” per www.edicolaweb.

Quando è cominciata la sua esperienza di Abductions?
Non so se la mia sia stata una abduction, ma se lo è stata, allora la prima volta è stata il 4 marzo. Dico che non so se lo è stata, perché da quanto ho letto sarebbe un tipo di abduction anomala…  ritengo più probabile di essere stata passata attraverso un “corridoio” spazio-temporale

E’ stato un episodio sporadico, o ha avuto altri incontri con questi esseri?
È difficile rispondere senza cadere nel banale. Ho incontrato esseri di altre dimensioni. E nel 2003, ho “perso” 20 minuti nel tempio di Edfu in Egitto (il mese scorso ci sono ritornata per sperimentare nuovamente la “porta” spazio-temporale dietro l’altare nel Sancta-Sanctorum)

Ci può spiegare meglio…?
Sapevo della porta spazio-temporale, perché nel mio precedente viaggio del 2003 avevo “perduto” in quel tempio venti minuti (analogamente alla notte di sabato scorso, tanto per capirci).
Novembre 2003. La sosta nel Sancta Sanctorum era durata solo cinque minuti, ma per il mio orologio ne erano passati venticinque (il gruppo raggiunse prima di me il pullman che, infatti, subì un bel ritardo).
Per oltre due anni mi chiesi “cosa” mi fosse successo in quel tempio, fino a che una persona non me lo disse… e questo proprio prima del viaggio dello scorso febbraio! Questa donna si chiama Ada Pavan Russo. Mi spiegò anche molte altre cose e cosa dovevo fare.
Febbraio 2006. Appena fui di nuovo presso il naos del tempio di Edfu, seguendo le istruzioni impartitemi, mi appostai (con altre due persone conosciute in viaggio) dietro il tabernacolo e chiusi gli occhi, tenendo la schiena appoggiata e stando col viso rivolto verso la parete. Il naos, infatti, è alto 4 metri e si trova in una posizione tale della stanza da formare sul retro una specie di stretto corridoio.  Le mani abbandonate lungo i fianchi… iniziarono a roteare come dei pendolini, sempre più rapidamente! Provando a sollevarle, constatavamo tutti e tre che era impossibile. Allora iniziammo a scambiarci furtivamente sguardi stupiti, mentre cercavamo di stare con gli occhi chiusi e con la mente vuota. Poi la mia “vicina” di sinistra, presa da un senso di soffocamento, staccò la schiena dal muro granitico per posare entrambe le mani e la fronte sulla parete di fronte (a circa mezzo metro di distanza), e a questo punto prese ad ansimare. Rimanemmo nelle rispettive posizioni per un quarto d’ora, e quando decidemmo di “uscire” da lì dietro, a tutti noi girava la testa.

A questo punto mi trovavo di fronte all’altare (un grande masso granitico dove venivano celebrati gli antichi riti a Horus), e lì attesi il momento opportuno per fare quanto ero venuta a fare: chiedere la Pace per il nostro pianeta.
Rimasi in piedi tra l’altare e il tabernacolo, tenendo ben ferme le mani sul masso; le mie labbra sillabavano sommessamente pace! pace! pace!… come in un urlo silenzioso. E mentre lo facevo, la mascella inferiore sembrava impazzita, e tremava (da sola!!!) come quando si danno dei colpetti sotto al mento a un bimbo per fargli fare “ba ba ba”.
Nel frattempo, mentre mi stavano accadendo questi fenomeni, e mentre, commossa, chiedevo all’Energia Divina presente in quel luogo di darci un segno della Sua presenza, un canto meraviglioso mi indusse ad aprire gli occhi: una ragazza (italiana) inginocchiata a terra con le braccia alzate verso il naos, aveva intonato un’invocazione in lingua aramaica… incurante della gente incredula.
Avevo chiesto un segno? Ancora adesso, a ripensarci, mi viene la pelle d’oca.
Questa volta non ho “perso” minuti e non sono stata “risucchiata” da qualche altra parte… ma questo solo perché ero stata avvertita di non rimanere da sola. Quanto mi è accaduto mi ha toccato ancora di più, in quanto l’ho “vissuto” (nella mia memoria non ho un buco, come l’altra volta), ed è stato meraviglioso…
L’episodio che ho appena narrato è successo in presenza di diverse persone, tra cui anche Adriano Forgione e il fratello Paolo.
La meditazione nel tempio di Edfu dello scorso febbraio è avvenuta di notte

Ha mai avuto il dubbio che ciò che le stava accadendo fosse solo un sogno o una proiezione mentale anomala?
Sì, è logico… anzi è stata la prima reazione! Anche perché sono molto attenta a quanto sogno da quando ho avuto la certezza di aver viaggiato “in astrale”, se sai cosa intendo.

Ci sono mai stati testimoni?
No, ma ce ne sono stati in alcune esperienze recenti in Egitto. Ma si tratta di prove dell’esistenza di canali spazio-temporali, non di alieni o UFO in senso stretto…

Com’erano gli esseri e quale atteggiamento avevano nei suoi confronti?
Da una sfera luminosa bianco-verdastra apparsa in camera mia (avevo gli occhi chiusi ed ero a letto al buio, ma sveglia… li ho aperti perché attraverso le palpebre avevo intravisto una luce) si è materializzata una creatura antropomorfa, con gli occhi rettiliformi e le estremità superiori magrissime.

Cosa le hanno comunicato ?
Mi ha trasmesso infinito amore.

Ha avuto paura?
NO, nemmeno per un attimo!

Non le hanno lasciato alcuna prova fisica della loro venuta?
No, credo non ce ne fosse alcun bisogno…

Si è mai chiesta Perché proprio io?
È stata la prima cosa che mi sono chiesta, dopo aver realizzato che quanto mi era successo non era un sogno. La spiegazione, secondo me, è che nei mondi superiori il mio lavoro è gradito. E per lavoro intendo quello iniziato con la scrittura di questo libro, che aiuta il lettore a capire chi è, da dove viene… e dove andrà “dopo” aver lasciato il suo corpo fisico.

Spera di rincontrarli ?
Sì, assolutamente! E siccome questo “incontro” è avvenuto durante una meditazione, spero che la mia kundalini mi aiuti!

Intervista di Gianluca Santaniello

@nonsiamosoli.com

 

Intervista concessa in esclusiva per www.nonsiamosoli.com per utilizzare questa fonte bisogna riportare il link al nostro sito.

Intervista a Roberto Volterri

Intervista a Roberto Volterri, studioso e scrittore di numerosi libri a carattere ufologico. Grande esperto di OOPART (Out Of Place ARTifacts) .

 

La ringrazio innanzitutto per la sua disponibilità.

1) Chi è Roberto Volterri? (un breve curriculum vitae ):

R. Sono nato a Roma… a metà dell’altro secolo. Laureato in Archeologia con una tesi sperimentale in Archeometria – ma con ‘ampie’ conoscenze nel campo dell’Elettronica, della Fisica e della Biologia – mi occupo da tempo di Archeometallurgia in ambito universitario mediante tecniche di indagine quali la Microscopia Elettronica a Scansione (SEM)e la Microanalisi EDS. Mi interesso dai primi anni’60 di fenomenologia ESP e degli aspetti meno consueti della realtà, successivamente studiati con semplici apparecchi elettronici da me stesso progettati, messi a punto e poi descritti in alcuni libri dedicati alla ricerca sull’ESP (Extra Sensory Perception), quali Psicotronica (SugarCo, 1976); Enigma Uomo (SugarCo, 1977); Alla ricerca del Pensiero (SugarCo, 1979); Psicotronica, in lingua spagnola, (Martinez Roça, 1981) e Dimensione tempo (Aquarius, 1991 e, aggiornato, SugarCo 2004). Mi sono poi dedicato a ricerche articolate più in ambito storico-archeologico, ma inquadrate da un punto di vista ‘di frontiera’; nel 2002 ho pubblicato Narrano antiche cronache… (HeraBooks). Poi L’Universo magico di Rennes-le-Château (SugarCo, 2004); Rennes-le-Château e il mistero dell’Abbazia di Carol  (SugarCo, 2005); I mille volti del Graal (SugarCo, 2005); Archeologia dell’Impossibile (Edizioni Hera, 2005); Baphomet. Sulle tracce del misterioso idolo dei Templari (SugarCo, 2006); Archeologia dell’Introvabile (SugarCo, 2006) e, di recente, anche Archeologia dell’Invisibile e Manuale di Psicotronica (Eremon Edizioni). Oltre a circa duecento articoli dedicati alle tematiche ‘misteriose’ pubblicate fin dagli anni Settanta su gli Arcani, Abstracta e,  dal 2000, su Hera (di cui sono anche il consulente scientifico), ho partecipato ad alcune trasmissioni radiofoniche (Totem, su RTL 102,5) e televisive sia su reti RAI (Voyager) sia su emittenti private (Stargate e Il Sogno dell’Angelo).
…anche i suoi interessi per l’ufologia:
 

R.  Rientrano in quelli che sono i miei interessi a 360°  verso tutto ciò che ancor oggi non trova ‘razionale’ spiegazione. Ovviamente nei limiti in cui si può usare il termine ‘razionale’.
 

2) Come nasce il suo interesse per l’ufologia e, in particolar modo, per le opere d’arte in cui sono presenti oggetti non identificati, anacronistici o anomali?
Da sempre mi sono appassionato anche alla science-fiction e alla seria possibilità che… non si sia soli in questo sterminato (infinito?) Universo. Pensare di ‘essere soli’  mi rattrista e soprattutto mi fa pensare… ad uno spreco di energie! A cosa servirebbero migliaia di soli, di pianeti, se solo questo piccolo pianeta, in una Galassia  non di primaria ‘importanza’, fosse abitato. Sarebbe come pensare che solo la mia abitazione in campagna contenga degli esseri viventi – io, mia moglie, mia figlia e… il gatto – e che tutte le altre case che, a perdita d’occhio, riempiono il panorama visibile dalla finestra del mio studio… siano vuote. E neppure mi convince il problema della ‘distanza’.
Provate a dire ad un aborigeno australiano che bastano poche ore di volo per attraversare l’Oceano e giungere, ad esempio, in America e vi prenderà per matti.
Più o meno come fa qualche nota astronoma nostrana quando le si parla di UFO, di ‘contatti’, ecc. D’altra parte il povero aborigeno è abituato a remare con gran foga sulla sua piroga per compiere un ‘lungo’ viaggio di qualche chilometro per spostarsi da un’isola all’altra…
Come noi con le nostre automobili, i nostri aerei, i nostri ‘Shuttle’…
 

3) Quali sono le opere d’arte a cui è più difficile dare una spiegazione convenzionale?
Da tempo ho stilato una mia ‘classifica’ personale: al primo posto metterei il dipinto conservato a Palazzo Vecchio (Firenze). Non c’è spiegazione ‘razionale’ che tenga riguardo alla forma dell’oggetto. Sì, so bene che l’iconografia che contraddistingue il dipinto è ben diffusa, ma con significative varianti. Qui l’oggetto sembra proprio avere forma ‘discoidale’ – sto nel mio studio all’università e lo sto osservando proprio ora nella personale, minima, pinacoteca ad usum… increduli –  e un cane non abbaia allo ‘Spirito Santo’, ad un’entità astratta. Abbaia a qualcosa di solido, di concreto…
In seconda posizione porrei il dipinto di Masolino da Panicale. Io sono di Roma e in vita mia ho visto nevicare, a Roma, solo quattro o cinque volte. D’inverno però.
Mai d’estate. Se dobbiamo prestare fede alle ‘antiche cronache’ ‘qualcosa’ dovrebbe essere successo sul Colle Esquilino a metà del IV secolo e quel ‘qualcosa’ ci riporta alla necessità di vedere il mondo non solo attraverso il buco della serratura o… sui libri di storia dell’arte.
In terza posizione il dipinto del Salimbeni che, come tutti gli altri, ho osservato da vicino. Ma l’idea dello ‘Sputnik’ ante litteram andrebbe un po’ ‘rivisitata’…
 

 

4) Tempo fa intervistai Diego Cuoghi, personaggio decisamente scettico su questo tipo di studi, che ha analizzato tutti i più importanti quadri (http://www.sprezzatura.it/Arte/Arte_UFO.htm)  in cui sono presenti anomalie criticando duramente la spiegazione “ufologica”. Cosa pensa della posizione “No grazie, solo arte” ?
R: Sarei tentato di rispondere come si dice facesse Pietro l’Aretino il quale “…disse male di tutti fuorché di Cristo, scusandosi col dir ‘Non lo conosco’ “.
Ma so bene cosa pensa il Cuoghi e so anche come rispose il povero Amatore Scesa : ‘Tiremm innanz!’. Proseguiamo!
Siamo in democrazia e ognuno la pensa come vuole. Io credo, però, sia necessario avere una  visione un po’ più ampia della realtà che ci circonda.
 

5) La sua pubblicazione “Narrano antiche cronache… ricordi dal …futuro” si propone come una guida per tutti gli appassionati di “arte di frontiera”, se mi passa il termine…
Qual è la giusta chiave di lettura per interpretare al meglio il messaggio celato nelle opere che ha analizzato? Come mai c’è una forte presenza di questi oggetti misteriosi nei dipinti a tema religioso?
R: I dipinti – ma non solo questi: anche altre opere dell’umano ingegno quali la scultura e le opere letterarie – sono una ‘tangibile’ rappresentazione del pensiero dell’artista, una testimonianza di ciò che l’artista ha visto, ha ascoltato, ha pensato, ha letto, ha vissuto.
Allora, perché rigettare a priori la possibilità che nelle esperienze dirette o indirette fatte dall’artista rientri anche qualche ‘incontro’ più o meno ravvicinato, qualche episodio non spiegabile soltanto in termini di iconologia di stretta osservanza?
E’ la solita tendenza a gettare l’acqua ‘sporca’ insieme al solito, ignaro ‘bambino’…
Il libro intende essere soltanto un ‘invito’ agli appassionati di questo aspetto della Conoscenza ad osservare con ‘occhio diverso’ alcune, solo alcune, opere d’arte e ad utilizzare qualche mezzo messoci a disposizione dalla tecnologia per evidenziare maggiormente particolari difficilmente percepibili ad occhio nudo. Quali, ad esempio, il secondo pastore, accovacciato, nel dipinto di Palazzo Vecchio.
 

6) Dalle sue pubblicazioni si evince la profonda convinzione che popoli antichi abbiano interagito con visitatori extraterrestri e che questi furono descritti come Dei nelle sacre scritture.
Quali sono gli studi scientifici più autorevoli a riguardo?
R: Non oserei definirli ‘studi scientifici’ ma innumerevoli, accurate osservazioni, indagini, deduzioni – anche ‘illazioni’ – fatte da ricercatori come Zecharia Sitchin o Von Daniken (con qualche ‘riserva’ ) oppure dal nostro Peter Kolosimo. Nel mare magnum di ‘indizi’ qualche ‘prova’ c’è…
Per chi la vuol veder, ovviamente.
 

7) Cosa pensa dell’ufologia italiana?
R: Che ci sono validissime persone, che personalmente conosco e stimo – quali Roberto Pinotti, Giorgio Pattera, Maurizio Baiata, Adriano Forgione e molti altri che adesso… non mi perdoneranno la momentanea amnesia… – ma qua e là c’è anche un po’ di confusione e di desiderio, a tutti i costi, di ‘emergere’ di andare in TV…
 

8)Che idea si è fatto sull’atteggiamento dei Media nei riguardi dell’argomento UFO?
R: I media ( giornali e TV) sfruttano ad arte l’interesse dei lettori, degli spettatori per tutto ciò che ‘è strano’. Ma con un atteggiamento ondivago: oggi sono a favore di tale fenomenologia, domani sono ‘dall’altra parte’ e dopodomani si pongono in un a posizione equidistante ( forse la più saggia). Dipende al conduttore, dal momento, da… ciò che gli spettatori vorrebbero sentirsi dire. Insomma un po’ di confusione. Che non migliora di certo lo stato dell’arte (quella ufologica, non quella del gentile signore da voi in precedenza intervistato…)
 

9) Esiste un rapporto fra Ufologia e religioni?
R: Secondo me sì. Omne ignotum pro magnifico si legge in Vita di Agricola di Tacito. Tutto ciò che è sconosciuto appare sublime. E le religioni, tutte le religioni, abbondano di ‘cose sublimi’ meravigliose, sconosciute ai più ( magari conosciute solo da una ristrettissima cerchia di ‘iniziati…).
Non generalizzerei, ma molte cose, molti episodi dell’Antico Testamento e alcuni del Nuovo Testamento potrebbero essere ‘riletti’ in un’ottica diversa. Come ho cercato di fare nel mio ultimissimo libro (uscirà in primavera) intitolato non a caso ‘Miracoli?’, che verrà pubblicato da Hera Edizioni.
Vi ringrazio per avermi dato la possibilità di esprimere ancora una volta il mio desiderio di ‘diffondere un costruttivo dubbio’ anziché ‘rassicuranti certezze’. Che domani potrebbero non esserlo più… Buone ricerche a voi e a tutti i lettori!

       Dott. Roberto Volterri

Intervista di Gianluca Santaniello

@nonsiamosoli.com

 

Intervista concessa in esclusiva per www.nonsiamosoli.com per utilizzare questa fonte bisogna riportare il link al nostro sito.