Intervista a Mauro Biglino

Intervista esclusiva allo studioso di religioni e scrittore Mauro Biglino in occasione della sua ultima pubblicazione “IL LIBRO CHE CAMBIERA’ PER SEMPRE LE NOSTRE IDEE SULLA BIBBIA”…Buona lettura

Chi è Mauro Biglino? 

Da circa 30 anni studio le religioni che l’uomo ha elaborato nel tentativo di dare risposte alle domande fondamentali: cristianesimo, induismo, buddismo, religiosità egizia ecc…

Dopo un curriculum di studi classici mi sono dedicato allo studio dell’ebraico antico con un insegnante di una comunità ebraica ed ho iniziato a tradurre l’Antico Testamento: il caso ha voluto che le mie traduzioni finissero nella redazione delle Ed. San Paolo; ne è nata una collaborazione che mi ha portato a tradurre 23 libri dell’Antico Testamento direttamente dalla bibbia ebraica redatta sulla base del codice masoretico di Leningrado: fino ad oggi ne sono stati pubblicati 17.

Oltre alle traduzioni ho pubblicato altri due libri:

RESURREZIONE REINCARNAZIONE  Favole consolatorie o realtà?

CHIESA ROMANA CATTOLICA E MASSONERIA Realmente così diverse?

 

La tua ultima pubblicazione ha un titolo molto interessante “Il libro che cambierà per sempre le nostre idee sulla Bibbia” , ce ne vuoi parlare?

E’ un testo in cui ho voluto iniziare a raccogliere una prima parte dei contenuti che ricavo dalle traduzioni letterali dell’ebraico e che non sono mai sufficientemente evidenziate nelle Bibbie tradizionali.

Nonostante il titolo, desidero precisare che  io non sono un ufologo e non ho mai visto un UFO in vita mia, neppure un banalissimo globo di luce, ma la lettura di numerosi passi dell’Antico Testamento mi ha portato a pensare che forse le interpretazioni ufologiche non sono così fantasiose come si vuol far credere con eccessiva semplicità.

Ho quindi voluto riportare elementi specifici relativi al  tema ma anche contenuti che apparentemente ne sono lontani.

Ma soprattutto, non avendo delle verità preconfezionate da distribuire, ho scelto di mettere a disposizione i contenuti nel modo più onesto e coerente possibile: ho riportato i versetti in ebraico e la traduzione letterale per consentire a chiunque di controllare ciò che scrivo.

Ogni mia affermazione è quindi suffragata dal testo originale e penso che questo sia l’elemento che maggiormente caratterizza questo libro soprattutto nelle sue parti più sorprendenti e sconcertanti.

Proprio per questo motivo il titolo dice che le nostre idee sulla Bibbia non possono più essere quelle di prima: le domande che nascono dalle traduzioni letterali sui temi affrontati dal testo, dalla morte di Dio ai Dieci Comandamenti e sui molti altri temi… sono ineludibili.

Qual’è la “vera” funzione delle Religioni e quanto Queste influenzano il nostro modo di pensare?

Le religioni hanno avuto una funzione importante, anzi direi fondamentale; hanno acvuto il merito di fornire risposte alle domande essenziali dell’uomo: chi siamo, da dove veniamo e dove andiamo.

Dico anche che la loro funzione ha prodotto risultati indipendentemente dal fatto che i contenuti da esse veicolati  fossero veri o meno.

Vediamo bene infatti che se sono vere le affermazioni di determinate religioni risultano false affermazioni contrarie formulate da altre forme di pensiero religioso, ma in ciascun ambito le varie dottrine sono comunque risultate efficaci per i credenti che hanno deciso di aderirvi.

L’attuale Dalai Lama ebbe a dire che ogni religione è stata prodotta per aiutare l’uomo a superare le sue angosce ed io ne sono profondamente convinto.

La loro pervasività è poi divenuta un elemento negativo nel momento in cui da strumenti di ipotetica salvezza spirituale sono divenute strumento per la creazione di strutture di potere capaci di condizionare anche la quotidianità profana per fini non sempre condivisibili, come la storia ci documenta al di là di ogni ragionevole dubbio.

Cosa accadrebbe alle Religioni se di colpo si riuscisse a dimostrare che in tutte le culture antiche è presente una componente extraterrestre?

Intanto direi che la componente extraterrestre è presente ovunque ed è in attesa di conferme e dimostrazioni.

Se si riuscisse a dimostrare che sono veri i racconti che ci narrano di presenze aliene accadrebbe in tempi brevi ciò che io penso accadrà comunque, anche se in tempi più lunghi: scomparirebbero nella forma in cui si sono evolute fino ad oggi.

Direi che il rapporto dei credenti con il loro Dio (ipotetico o reale che sia, questo non lo so) potrebbe anche non cambiare, ma cambierebbe certamente, e forse cadrebbe, il rapporto con i sistemi di potere che le varie chiese o gerarchie hanno costruito sulla base del pensiero religioso che esse stesse hanno formulato e presentato come indiscutibilmente vero.

Ufologia e Religione possono coesistere? E se sì, in quali aspetti?

I due elementi possono certamente coesistere perché, se  anche si dimostrasse vero ciò che ipotizzo nel mio libro, dovremmo semplicemente riconoscere che  nel corso dell’evoluzione dell’uomo c’è stato un intervento di manipolazione genetica che ne ha accelerato il cammino. Gli uomini dotati di fede potrebbero tranquillamente continuare a pensare al loro Dio che li ha amati e voluti fino dall’eternità.

Questi esseri citati nelle varie culture dell’intera storia dell’umanità sarebbero, per l’uomo di fede, creature dello stesso Dio nel quale lui crede ed anzi il loro intervento sarebbe visto come il frutto della precisa volontà divina.

Cambierebbe invece, come già ho detto,  il rapporto con la Chiesa perché si evidenzierebbe la  pretestuosità delle interpretazioni che essa ha dato delle cosiddette sacre scritture.

Il Vaticano cela informazioni sulla presenza di una realtà extraterrestre tramandata nei testi sacri? Se sì, Perchè?

Io credo che il Vaticano stia celando ma che contemporaneamente si stia preparando al momento in cui il nascondimento non sarà più possibile.

Negli ultimi mesi si sono moltiplicati gli incontri di studio sulla vita aliena organizzati dalla Specola Vaticana e questo ha sicuramente un significato perché tanto interesse non può essere casuale.

Il motivo del nascondimento va ricercato proprio in quanto ho detto poco sopra: se e quando la verità sarà conosciuta cambierà il rapporto gerarchico tra Chiesa e fedeli in quanto questi ultimi si porranno domande su quanto fino ad oggi è stato raccontato loro dai cosiddetti rappresentati di Dio sulla terra.

Quali sono le figure bibliche in cui, secondo i tuoi studi, la presenza extraterrestre è più marcata?

Direi che la presenza è evidente genericamente in libri, vicende e figure.

Non voglio qui riprendere i contenuti del libro e quindi sintetizzo evidenziando: Genesi, Esodo, Deuteronomio, Numeri, Patriarchi,  Enoch, Mosè, Giosuè, Ezechiele, Zaccaria, Isaia,  Geremia, Daniele… ci sono poi i malakìm, i kerubbìm su cui ci sarebbe molto da dire, soprattutto sul modo in cui sono stati rappresentati nella tradizione religiosa e poi newage.

Sono molti gli elementi anche indiretti che rimandano alla ipotesi ufologia circa le figure degli Elohìm; ci sono passi della Bibbia in cui non si fa riferimento diretto a quegli individui ma al loro comportamento, alle loro decisioni, ai loro interessi e obiettivi. Si tratta di prove indirette che hanno però una valenza notevole e di cui mai si parla: mi stupisce che non ne parlino neppure gli ufologi di professione.

Cosa pensi dei Messia?

I Messia sono figure tipiche del pensiero giudaico e ritengo che possano essere ricollegate al tema che stiamo affrontando. Si tratta di personaggi che avrebbero il compito di riportare il popolo ebraico sotto l’esclusivo governo di quell’Elohìm che ne ha determinato e favorito la formazione e lo sviluppo.

Sono figure che devono realizzare il superamento di ogni forma di dominio dell’uomo sull’uomo e il conseguente ritorno all’antico patto sancito con  quell’ Elohìm la cui figura, dal momento della sua scomparsa dal nostro pianeta, si è poi evoluta nelle forme religiose che conosciamo, fino ad acquisire tratti che nulla hanno più a che vedere con la sua concretezza originaria.

Gesù è per l’occidente il Messia più conosciuto ed anche la sua figura ha subito trasformazioni che stupirebbero per primo lui stesso, e ci sarebbe molto da dire in merito ma andremmo fuori tema.

Insomma, io penso che se Gesù tornasse sulla terra avrebbe spesso molte difficoltà a capire che i suoi seguaci stanno parlando proprio di lui.

Come vedi l’ufologia italiana moderna?

Penso che ci sia molta serietà ma anche molta fantasia: è un mondo in cui troppi si ritengono liberi di dire ciò che vogliono.

Come già detto, io studio l’origine delle religioni e non sono un ufologo, ma spero che la serietà degli studio ufologici prenda il sopravvento in via definitiva perché sarebbe un vero peccato svilire una possibilità di conoscenza così importante.

In ogni caso il mio rapporto con quel mondo è caratterizzato da una particolarità: ciò che io rilevo nei testi antichi è totalmente indipendente dalla situazione attuale; ciò che scrivo infatti rimane valido indipendentemente dal fatto che gli UFO esistano o meno nel nostro presente.

Io mi limito infatti a raccontare ciò che leggo e se ciò che leggo mi dice che un tempo forse esistevano, questo aspetto rimane invariato.

Diciamo che l’ufologia scientifica può semmai trovare eventuali ulteriori conferme.

Regala ai nostri lettori un anteprima inedita sui tuoi prossimi studi?

Tra i tanti possibili ne accenno tre, senza ovviamente spiegarle nei particolari perché un autore di gialli non può rivelare il nome dell’assassino del suo prossimo libro:

1) l’Albero della conoscenza del bene e del male non rappresenta quella realtà che fino ad ora ci è stata raccontata. La letteralità dei versetti ebraici ci rivela un significato che non ha nulla a che vedere con la capacità di distinguere il bene dal male e con tutto ciò che ne è conseguito in termini di elaborazione religiosa… gli Elohìm intendevano tutt’altro…

2) Il miracolo di Elia che accende istantaneamente col fuoco le pietre bagnate con acqua è ripetibile ancora oggi con gli stessi strumenti “tecnologici” di cui disponevano allora gli Elohìm…

3) Mettere i cosiddetti Angeli e i Cherubini nella stessa gerarchia “angelica” è come mettere nella stessa categoria l’uomo e l’automobile.

Insomma, la lettura dei testi più antichi rivela sorprese non da poco su ciò che si crede di sapere.

 

Intervista di Gianluca Santaniello

@nonsiamosoli.com

Intervista concessa in esclusiva per www.nonsiamosoli.com per utilizzare questa fonte bisogna riportare il link al nostro sito.

Intervista a Francesco De Stefano

Intervista a Francesco De Stefano che ha frequentato il Liceo scientifico “Marie Curie” di Grugliasco (TO) classe 5C sperimentale PNI, portando come tesi di maturità la PALEOASTRONAUTICA – “La Storia è davvero quella scritta sui libri?”

 

Un piccolo passo per l’uomo un grande passo per l’ufologia…
Forse è questo il titolo migliore per commentare la tesina di Francesco De Stefano, uno studente, attualmente iscritto alla facoltà d’ingegneria al politecnico di Torino, che ha avuto il “coraggio” di presentare una tesina di maturità con argomento la Paleoastronautica. Il titolo del suo lavoro “La Storia è davvero quella scritta sui libri”. Vi proponiamo una breve intervista in cui Francesco ci parla della sua esperienza con questo tipo di ricerca. Lo ringraziamo vivamente per la sua disponibilità. 

Chi è Francesco De Stefano?
 

sono un semplice ragazzo di 19 anni, che ha frequentato il Liceo scientifico “Marie Curie” di Grugliasco (TO) classe 5C sperimentale PNI, attualmente iscritto alla facoltà di ingegneria informatica al Politecnico di Torino. Le mie uniche passioni sono tutto ciò che riguarda l’informatica, ovviamente l’ufologia e tutti i misteri affini. Questi argomenti mi hanno sempre affascinato sin da piccolo e tutt’ora mi tengo sempre informatissimo.

Da dove è nata l’idea di una tesina di maturità con argomento “Paleoastronautica”?
Tutto è nato quando la mia professoressa di filosofia ha suggerito alla classe di utilizzare una nostra passione come base di sviluppo della tesina, in modo da renderla più originale e personale. E così, senza pensarci due volte, ho deciso di argomentare la mia tesina di maturità su una qualche branca dell’ufologia che meglio poteva essere integrata con le materie scolastiche: la mia scelta ricadde sulla paleoastronautica.

Quando hai proposto la tesina ai professori, qual’è stata la loro reazione?
La prima professoressa a cui ho proposto la mia idea è stata quella di filosofia, la quale, sgranando gli occhi, esclamò: <wow! Davvero particolare! Sono curiosa di vederne il risultato>. Tutti gli altri docenti sono rimasti abbastanza increduli, ma allo stesso tempo molto curiosi per come avrei dovuto svolgere le mie ricerche su tale argomento. Spiegai in poche parole il significato di Paleoastronautica e nonostante l’apparente interesse dei miei interlocutori, il tutto suonava un po’ strano.
 

Hai trovato difficoltà nel reperire materiale sull’argomento?
In un certo senso si. L’ufologia in generale è un tema molto sfruttato dagli scrittori di fantascienza e quindi bisogna fare attenzione a filtrare ciò che è realtà dalla finzione. Dopo aver letto qualche libro sull’argomento, alcuni articoli della rivista AREA-51 e aver visitato diversi siti fra i quali www.nonsiamosoli.com, www.gruppocamelot.too.it, www.cr-leonardodavinci.org sono riuscito a reperire una buona quantità di informazioni per lo sviluppo della mia idea. Inoltre, grazie ai suggerimenti del mio caro amico e “mentore” ing. Gianluca Santaniello (Nonsiamosoli.com), sono riuscito a filtrare a dovere le informazioni utili da quelle sensazionalistiche e senza fondamento.

 

Qual’è stato il risultato della tua esposizione? La tesina ha suscitato interesse nella commissione?
Penso che i professori non vedessero l’ora di sentire l’esposizione di una tesina del genere anche perché, durante l’anno, li informavo passo passo sulle ricerche che facevo. Comunque all’esame o iniziato proprio con l’esposizione della tesina che ha suscitato subito approvazione e interesse da parte della commissione e ciò che mi ha stupito di più è stato rendermi conto che, parlando dei Dogon, la mia professoressa di lettere era già a conoscenza dei loro misteri, anche se non in modo cosi approfondito. In conclusione l’esposizione è andata benissimo ed è piaciuta molto, ancora adesso sono molto soddisfatto della mia scelta.
 
Cosa ne pensi del fatto che l’ufologia possa diventare oggetto di studio ufficiale, o quantomeno d’interesse, anche da parte di scuole e università?
Sarebbe una cosa magnifica! L’ Ufologia non è considerata una scienza alla pari delle altre solamente perché si ha paura di studiare un “qualcosa” di inspiegabile con la moderna scienza; anzi viene demistificata e non presa sul serio per colpa di alcuni organi d’informazione che preferiscono rifugiarsi nel “ridicolo” per evitare di ammettere una verità scomoda.

Intervista di Gianluca Santaniello

@nonsiamosoli.com

Intervista concessa in esclusiva per www.nonsiamosoli.com per utilizzare questa fonte bisogna riportare il link al nostro sito.