Intervista a Rino di Stefano

Carissimi lettori, sotto vostra sollecitazione (davvero tantissime mail in questi ultimi mesi!), vi proponiamo un’esclusiva ed imperdibile intervista al giornalista Rino Di Stefano che si è occupato in prima persona di uno dei più importanti casi ufologici italiani degli ultimi decenni: IL CASO ZANFRETTA.

 

1) Chi è Rino Di Stefano?

“E’ un giornalista. Un cronista al quale piace investigare anche su storie molto curiose, a prescindere dalla loro natura. Secondo il giornalismo anglosassone, una notizia è come una donna incinta: o lo è o non lo è. Se la notizia c’è, bisogna darla. Non si può quindi fare distinzione sul tipo di notizia con cui si ha a che fare. Nel caso specifico di questa intervista, c’è stato un periodo della mia vita professionale, ed esattamente tra il 1978 e il 1980, in cui mi sono imbattuto nella vicenda che riguardava un metronotte che appariva terrorizzato per aver incontrato misteriosi esseri alieni alti tre metri. Una storia, vorrei sottolineare, che è stata oggetto d’indagine da parte dei carabinieri, della polizia e, infine, depositata sul tavolo di un magistrato. Quindi, un fatto di cronaca vero e proprio. All’inizio me ne sono occupato perché mi sembrava strano che un padre di famiglia, che si guadagnava da vivere facendo la guardia giurata, si inventasse un racconto di quel genere, rischiando di perdere tutto: il posto di lavoro, l’onorabilità e il rispetto del prossimo. Non mi sbagliavo, perché, come più tardi i fatti hanno confermato, qualcosa di davvero strano era accaduto realmente a quella persona. Il punto, nel caso Zanfretta, è che diventa necessario distinguere i fatti, cioè gli avvenimenti comprovati dalle indagini e dalle numerose testimonianze, dall’interpretazione da dare al contenuto delle ipnosi regressive cui Zanfretta venne sottoposto.
Mentre i primi sono assolutamente certi, le sedute d’ipnosi non possono costituire elemento di prova”. 

2) Com’è cambiata la SUA vita dal momento dell’incontro con Zanfretta?

“Sono sempre stato convinto che la realtà superi ogni fantasia. La mia inchiesta biennale sul caso Zanfretta, e cioè le indagini che svolgevo man mano che i fatti accadevano, hanno rafforzato in me l’opinione che occorre avere una mente aperta, e i piedi per terra, quando ci si occupa di fatti insoliti, come appunto in questo caso. Se penso che in quel periodo, cioè quando è venuta fuori la storia di Zanfretta, mi occupavo di cronaca nera e seguivo le Brigate Rosse, posso dire che è stato il caso più strano in cui mi sono imbattuto nella mia vita professionale. Considerando che non sono mai stato un ufologo, né lo sono diventato dopo il caso Zanfretta, ne concludo che oggi mi pongo molti più interrogativi di quanto non facessi una volta. In questo senso, la mia vita è cambiata”. 

3) Si sente spesso con Zanfretta? Cosa Le dice? 

“Direi di no. C’è stato un periodo che non ci siamo visti per una quindicina d’anni. Le poche volte che ci incontriamo, comunque, lui
mi ripete sempre che prima o poi mi fornirà la prova che i suoi incontri con gli alieni erano assolutamente reali. E’ in continua attesa di qualche cosa…”.

4) Faccia un breve escursus del caso… 

“Tutto ha inizio nella notte tra il 6 e il 7 dicembre 1978, quando il metronotte Pier Fortunato Zanfretta, in servizio a Marzano di Torriglia, una località sull’Appennino ligure, alle spalle di Genova, sostiene di avere visto misteriosi esseri alieni alti più di tre metri che sono volati via a bordo di un luminosissimo disco volante. Della vicenda si occupano i carabinieri della stazione di Torriglia che trovano, nei pressi della villa dove è avvenuto il fatto, inequivocabili segni sul terreno, come se qualcosa di molto pesante si fosse posato sul prato. Inoltre 52 persone testimoniano di aver visto un grosso oggetto volante luminoso volare e stazionare proprio in quelle ore e in quella zona. Tra i testimoni c’è anche il sindaco di Torriglia. Aggiungo che, durante le indagini anche il brigadiere titolare dell’inchiesta giudiziaria assiste da vicino, insieme alla moglie e ad una coppia di amici, alle evoluzioni di un grosso disco volante luminoso nei pressi di Torriglia. Il caso scoppia, se così possiamo dire, quando Zanfretta viene sottoposto, su mia richiesta, ad ipnosi regressiva da parte di un medico psicoterapeuta genovese. Durante l’ipnosi, Zanfretta racconta di essere stato bloccato dai misteriosi alieni e trasportato a bordo dell’astronave, dove sarebbe stato sottoposto ad un completo ed inusuale check-up medico. Da notare che, nei due anni che è durato il caso, Zanfretta allo stato cosciente non ha mai parlato dei suoi incontri con i presunti alieni. Lo faceva solo in ipnosi, contrariamente invece a quanto fa adesso. Comunque sia, dopo venti giorni dal primo incontro, l’uomo ne visse un secondo. Questa volta sulla strada verso Rossi, uno sperduto paesino sui monti noto soltanto perché lì nacque e visse per qualche anno Natalia Della Garaventa, madre di Frank Sinatra. Quella volta, intorno all’auto di servizio di Zanfretta, vennero trovate orme lunghe oltre 50 centimetri. Da quel momento in poi fu tutta una serie di misteriosi avvenimenti che, però, non riguardarono solo Zanfretta. Infatti, diversi suoi colleghi videro distintamente un grosso disco volante luminoso volteggiare sulle loro teste, mentre andavano in suo soccorso. Tanto per citare un paio di fatti strani, una volta l’impianto elettrico delle auto dei metronotte si spense del tutto, mentre di notte scendevano da una stretta strada di montagna immersa nella nebbia. E tornò a funzionare solo quando le macchine arrivarono a fondo valle. Altro blackout con altre due auto, questa volta con quattro metronotte a bordo, di notte e in piena montagna. Gli uomini scendono dalle macchine e vengono illuminati a giorno da due fari che si accendono in una nuvola ferma in cielo. Uno di loro esplode due caricatori di pistola contro la nuvola che, ad un certo punto, si allontana dopo aver spento i fari. E le auto tornano a funzionare. Insomma, di cose strane ne sono successe a iosa in questa storia”.   

5) Caso Zanfretta: Come mai nessuno è mai riuscito a seguire Zanfretta nei suoi spostamenti nel luogo “segreto”? Lei non ci ha mai provato? 

“Non è vero. Purtroppo questa è mancanza d’informazione. Chiunque abbia letto il mio libro sa benissimo che Zanfretta era sotto costante controllo da parte della sua centrale operativa, in quanto avevano occultato una radio trasmittente nel portabagagli della sua auto di servizio. E’ grazie alla radio che i suoi colleghi riuscivano ad individuarlo di notte, sui monti: man mano che si avvicinavano, il segnale della radio aumentava. Infatti ogni volta che lui spariva, immediatamente una squadra di metronotte partiva per rintracciarlo. Personalmente mi sono sempre recato sui posti dove si svolgevano i fatti, sia di giorno che di notte. Una volta ho anche partecipato ad una spedizione di soccorso, proprio in prossimità di Rossi. Ricordo che era una gelida notte del febbraio 1980 e alla fine trovammo Zanfretta mezzo assiderato, tra l’una e le due, sul ciglio di un burrone. Se avesse perso la presa, sarebbe caduto per oltre duecento metri, sfracellandosi. Zanfretta non è stato più seguito solo dopo che l’inchiesta venne ufficialmente chiusa. Anche la Pretura Unificata di Genova decise di non doversi procedere, e di chiudere il caso, con la formula ‘mancanza di estremi di reato’. Non sono quindi in grado di dire che cosa sia accaduto a Zanfretta dopo il 1980, anche perché, da quel periodo e fino al 1988, non si registrarono più avvistamenti Ufo. E comunque l’Istituto di vigilanza Val Bisagno, presso cui Zanfretta lavorava, non gli fece più svolgere il servizio notturno esterno. In un certo senso, tutti non ne potevano più e temevano i risvolti di quegli avvenimenti”. 

6) Caso Zanfretta: Molti lettori del nostro portale ci chiedono sempre nuove info sulla famosa piramide…Ci sono novità in merito? Zanfretta continua a recarsi periodicamente nel luogo “segreto” per attivarla? 

“Per quello che ne so, lui continua regolarmente a recarsi sui monti due volte al mese. Ma è ormai da un anno che non riesce più a entrare in quello che lui chiama il locale dove sarebbe nascosta la sfera che gli sarebbe stata donata dagli alieni. Tuttavia mi preme specificare che, quando parliamo di questa famosa sfera, non abbiamo nessun tipo di riscontro concreto. Dobbiamo fidarci soltanto delle sue parole. E per principio, in questo come in qualunque altro caso, non mi va di fare atti di fede. Preferisco i fatti”.

7) Caso Zanfretta: Negli ultimi 2 anni quali sono stati gli sviluppi salienti del caso?

“L’unica novità di rilievo, ma che ha come unica fonte lo stesso Zanfretta, è che l’ex metronotte non riesce più ad arrivare alla sua misteriosa sfera. Ma non ho nessuna spiegazione a riguardo”. 

8) Che idea si è fatto, in questi anni, dell’ufologia italiana e del fenomeno in generale? 

“Con poche e rare eccezioni, non ho molta stima degli ufologi italiani che ho conosciuto. A parte Roberto Pinotti, che è un vero studioso del fenomeno e lo considero il padre dell’ufologia italiana, purtroppo non sono molti coloro che affrontano questa tematica con l’unico approccio possibile: quello scientifico. In effetti, troppe persone si avvicinano a questa materia con estrema faciloneria e pressapochismo. Senza parlare poi dei numerosi ciarlatani, che inquinano irrimediabilmente l’ambiente degradandolo fino al ridicolo. Se si studiasse il fenomeno solo per quello che è, senza voler provare chissà quali tesi, qualche risultato in più si potrebbe ottenere. Invece assistiamo ad una continua guerra di invidie e gelosie tra associazioni di entusiasti che non fanno altro che denigrarsi tra loro. All’italiana, oserei dire. Senza parlare poi dei bugiardi e dei megalomani che sparano incredibili fesserie, pur di guadagnarsi qualche titolo sui giornali. Ritengo dunque che il fenomeno ufologico sia un argomento serio e meritevole di approfondimento. Ma dovrebbero essere più seri anche coloro che lo studiano”.   

9) Ci può dare qualche info in esclusiva sul caso? (Per i nostri lettori…davvero tante richieste)… 

“Forse l’unica cosa che può essere interessante per i vostri lettori riguarda tre foto che alcuni mesi fa Zanfretta mi ha fatto avere e che, fino ad oggi,
non ho reso pubbliche. Si tratta delle istantanee che egli scattò con il telefonino nell’ottobre del 2007. In quel momento, a suo dire, si trovava sui monti, di notte e nel suo luogo segreto, mentre si apriva la luce che gli permetteva l’accesso al locale dove si nasconde la misteriosa sfera. Ve le mostro per curiosità, visto che non ho modo di verificare quanto di reale ci sia in queste foto. Anche io, del resto, mi domando se e quando verrà mai scritta la parola fine a questa incredibile storia”.

 

 

Intervista di Gianluca Santaniello

@nonsiamosoli.com

Intervista concessa in esclusiva per www.nonsiamosoli.com per utilizzare questa fonte bisogna riportare il link al nostro sito.

                                                                                                 

 

 

Intervista a Maurizio Decollanz

Vi proponiamo un’intervista esclusiva a Maurizio Decollanz conduttore della trasmissione “REBUS, questioni di conoscenza” in onda su ODEON TV e ODEON SAT (SKY827) tutti i lunedì dalle ore 20.45 e alle 22.00

Un grande ringraziamento a Maurizio per la sua disponibilità.

La verità ci muove sempre e comunque…

 1) Chi è Maurizio Decollanz?

Una persona come tante. Un uomo e un padre di famiglia come tanti.

Come tanti, però, mi capita a volte di sentirmi diverso rispetto ad altri. Mi spiego: ci sono argomenti che mi appassionano molto, che mi coinvolgono anche se geograficamente lontani dalla mia casa, mentre lasciano indifferenti o poco interessati gli altri. Anche questo credo che mi accomuni a molti.
Avevo 12 anni quando, curiosando nella libreria di mio padre, scoprii il libro che era destinato a dare una grande impronta al mio modo di guardare agli orizzonti della vita. Era “L’affaire Moro” di Leonardo Sciascia. Anche se ero bambino, non dimenticherò mai le immagini dello statista salentino con un quotidiano tra le mani e la stella a cinque punte sullo sfondo. Non perché quell’immagine in se contenesse segni particolari, ma perché lo sgomento che notai in mia madre, la profonda angoscia che lessi nei suoi occhi rimarrà per sempre un segno indelebile dentro di me. Scoprire, anni dopo, attraverso gli scritti di Sciascia, che il rapimento e l’assassinio di Aldo Moro nascondevano un universo a me del tutto sconosciuto, mi portò a decidere che quell’universo andava esplorato. Che l’universo ignoto della Verità, per quanto anch’esso relativo, necessitava di esploratori volontari e volenterosi. Volevo essere uno di loro.

2) Come nasce la fortunatissima trasmissione “REBUS, questioni di conoscenza”?

Da una storia di amicizia. Lavoro e amicizia.
Alcuni anni orsono Riccardo Pasini, attualmente Direttore di Odeon, era curatore di una trasmissione dal titolo “Itinerari d’Autore”. Si trattava di una sorta di video-guida turistica della Lombardia, realizzata in collaborazione con la Regione. Per quella trasmissione servivano, oltre ad una conduttrice, anche due giornalisti-inviati che realizzassero reportages su tutto ciò che di bello c’è da fare e da vedere. Pasini scelse me e un mio collega di Telereporter, Stefano Peduzzi.
Mentre il mio collega si dedicava a miele, prosciutti e gite in montagna, io convinsi Pasini che c’era anche un altro modo di interpretare il turismo. Con temi “alternativi”. I miei reportages, quindi, furono incentrati sulle incisioni rupestri in Val Camonica, sui Cromlech di Golasecca, sui resti ossei di Cristoforo Colombo custoditi a Pavia, sul ritrovamento del Saltriosauro nelle cave di Saltrio, sull’arca di Sant’Agostino e sui resti dei Re Magi a Sat’Eustorgio a Milano. Pian pianino, questi reportages sembravano assomigliare sempre più a dei “rebus”.
Quando Pasini venne nominato direttore dei Programmi di Odeon, mi propose di curare e realizzare una trasmissione che portasse avanti lo spirito e l’esperienza di quei miei “Itinerari d’Autore” lasciandomi, questa volta, piena libertà nell’individuare temi e argomenti. Nacque così “Rebus, questioni di conoscenza”. La trasmissione ha avuto in questi anni una propria evoluzione, legandosi sempre più alle mie sensibilità. Ed è il maggiore (ma anche l’unico) rimprovero che mi rivolge scherzosamente Pasini dicendomi che “REBUS non ha un vero format, è un Decollanz’s show”.

3) Altre trasmissioni che trattano argomenti di storia e scienza border-line sono ormai orientate non solo a confondere chi Le segue, ma addirittura ad aumentare lo scetticismo generale con Le testimonianze e Le presenze di pseudo-esperti che hanno sempre l’ultima parola…
Rebus è diversa…E’ forse per questo che dà così fastidio (sopratutto nei dibattiti online)?

Non per sottrarmi, ma preferisco non esprimere alcun giudizio nei confronti di collegi che sono dei giganti rispetto a me. Chiedo venia, ma non risponderò a questa domanda.

4) Quali sono gli argomenti che ti appassiona di più trattare e quali ritieni particolarmente meritevoli di attenzione?

Prevedibile, direi, ma la puntata di REBUS che mi ha appassionato di più è stata quella dedicata al rapimento ed assassinio di Aldo Moro (http://video.google.it/videoplay?docid=3341332427378479111). Subito dopo, un caso di cronaca mi tolse il sonno per qualche settimana portandomi a decidere di dedicargli una trasmissione: il caso di Federico Aldrovandi (http://video.google.com/videoplay?docid=-8107257340542015604). La preparammo in poco tempo e con le indagini ancora in uno stato embrionale. La nostra ricostruzione conteneva alcuni errori, ma l’intuizione che si trattasse di un episodio da denunciare con assoluta fermezza era giusta.
Recentemente, mi hanno appassionato molto le puntate dedicate al “signoraggio bancario” e all’uso delle armi non convenzionali negli scenari di guerra.

5) Hai mai avuto pressioni dall’alto in merito agli argomenti trattati? Pensi ce ne saranno a breve? Sopratutto, se ce ne dovessero essere come ti comporterai?

Preferirei astenermi dal rispondere a queste domande.

6) Un Grande esperto di comunicazione dice: <<Attenzione…Quando guardate la TV, non guardatela mai da soli….Lasciate la mente aperta ad una vostra interpretazione e confrontatevi con gli altri..>>. Cosa pensi di questa affermazione?

E’ giustissimo. Oggi la televisione viene spesso additata come un demone da combattere e distruggere. Se siamo arrivati a questo è perché per troppi anni abbiamo lasciato che la TV decidesse al nostro posto. E non viceversa. Lascio agli esperti di comunicazione le analisi più approfondite, ma vorrei sottolineare anche in questa sede il fatto che una trasmissione come REBUS non è dispensatrice di verità assolute. REBUS è uno stimolo ad approfondire. Presentiamo tematiche “di confine”, che trovano poco spazio nei media più blasonati, ma lasciamo poi al libero arbitrio l’onere e l’onore di arrivare a delle conclusioni.

7) Scie chimiche – “Normali”, UFO – “Allucinazioni e sviste”, CropCircles “Opera di artisti”, Illuminati – “Pura fantasia”, Conoscenze incredibili nel passato “Tutto normale”, Zeitgeist/Addendum “Follie Complottiste”…è possibile che I mezzi di comunicazione si siano così facilmente impadroniti delle menti delle persone, creando una piccola Matrix in cui tutto è GIà stato scoperto e tutto è scontato?

Ribadisco: se nessuno si prende più la briga di approfondire una notizia, di chiedere che tutto venga chiarito e la Verità prevalga sugli interessi, non è colpa dei mezzi di comunicazione. Quantomeno non solo loro. Prima di tutto dobbiamo farci un sano esame di coscienza collettivo. Viviamo su una monorotaia e da tempo ci limitiamo a seguire percorsi stabiliti da altri per noi. Forse è il caso di scendere dalla rotaia e cominciare ad esplorare il resto del mondo. Allargando i nostri orizzonti.
Se lo faremo, tutto il resto cambierà di conseguenza.

 8) Cosa pensi del caso Zanfretta, che più volte hai trattato? Ci sono nuovi sviluppi?

Gli ultimi sviluppi riguardano il fatto che Zanfretta afferma di non riuscire più ad eccedere al luogo segreto che custodisce l’oggetto che gli alieni gli avrebbero consegnato. Inoltre, segnali presenti sull’oggetto indicherebbero l’approssimarsi di un evento.
Sarò sincero fino in fondo, sbilanciandomi come nessun giornalista degno di questo nome dovrebbe fare: io credo a Zanfretta. Credo alla sua buona fede. Sono convinto che gli sia accaduto qualcosa. Non saprei esattamente cosa, ma tutti i connotati della vicenda, se ben analizzati, non lasciano dubbi: quella dell’ex metronotte di Genova è una storia incredibilmente reale.

9) Regalaci un’anticipazione esclusiva per IL nostro portale…

Il futuro di REBUS è incerto, lo ammetto. Mi è quindi difficile fare delle anticipazioni. Se dureremo abbastanza, però, vorrei arrivare ad affrontare i misteri Mariani: dal “quarto” segreto di Fatima alle profezie di Medjugorie. L’unica cosa che posso affermare con assoluta certezza è che saremo sempre mossi dalla Verità. Qualunque essa sia.

 

 

Intervista di Gianluca Santaniello

@nonsiamosoli.com

Intervista concessa in esclusiva per www.nonsiamosoli.com per utilizzare questa fonte bisogna riportare il link al nostro sito.

 

Intervista a Corrado Malanga

 

Un grande regalo di Natale per tutti gli utenti di Nonsiamosoli.com:
Intervista esclusiva al dott.Corrado Malanga uno dei massimi esperti mondiali  nel campo delle abductions. Un grazie da parte della Redazione.
Moltissimi utenti avevano espresso il desiderio di poter leggere, sulle pagine del nostro portale, un intervista esclusiva al Dott.Malanga. Ce l’abbiamo
fatta, siamo orgogliosi di proporvela…

Buona lettura

1) In breve, ci parli di Corrado Malanga e dei suoi studi nel campo dell’ufologia. 

ho cominciato  a lavorare nel campo ufologico quando avevo circa quindici anni come iscritto del CUN Centro Unico nazionale divenuto poi Centro ufologico Nazionale. Dopo la laurea in Chimica Organica sono entrato nel direttivo del Centro come responsabile scientifico. Sono stato nel Cun per quarant’anni di cui una ventina se non di più nel direttivo di quella organizzazione prima di rendermi conto che  alcuni suoi membri erano legati a massonerie e servizi segreti. Uscito da quella organizzazione, mi sono dedicato  a vari aspetti della ricerca ufologica dai crop circle alle mutilazioni animali alle abduction. In questo settore ho cercato di fornire degli strumenti adeguati alla ricerca. Ovviamente i detrattori del problema ufologico tra cui gli stessi centri ufologici a cui negli anni passati avevo dato
il sangue e che ora scoprivo collusi con i poteri forti, tentavano e tentano tutt’ora di discreditare le mie osservazioni su tale tematica. La cosa mi ha ulteriormente spinto in quella direzione fino a ottenere buoni risultati sia con tecniche di ipnosi regressiva che di PNL
(programmazione neurolinguistica) mai ottenuti nel mondo.


2) Cosa sono le “abduction”? Chi sono le entità che entrano in gioco durante un rapimento?

le adduzioni sono pesanti interferenze aliene, nelle quali, alcune razze aliene colluse con i poteri occulti di questo pianeta, rapiscono persone per utilizzarle in vari modi. la nostra ricerca ritiene plausibile che alcuni uomini di questo pianeta siano dotati di particolari requisiti energetici a noi stessi fino a poco tempo fa sconosciuti che servono agli alieni per allungare loro l’esistenza. un progetto scientifico segreto per impadronirsi di queste caratteristiche è in corso da migliaia di anni sia da parte degli alieni sia da parte di militari terrestri. I militari sarebbero il braccio armato delle massonerie di tutto il pianeta. Dunque durante una adduzione entrano in gioco non solo entità aliene di diversa provenienza ma in accordo formale tra loro, ma anche umani corrotti in cerca di immortalità.

3) Spesso si è parlato di evidenze fisiche sugli addotti: cicatrici, ustioni, impianti. Quale valenza scientifica viene attribuita a queste evidenze?  In particolare, dall’analisi degli impianti si possono dedurre delle prove certe che l’oggetto in esame non è terrestre? E, se sì, qual’è la loro funzione?

La valenza scientifica è altissima data la presenza di radiografie NMR e TAC che mostrano impianti alieni sparsi nel corpo degli addotti. Inoltre le indagini  effettuate negli USA da Derrel Sims e dal dottor Leir mostrano  dati ricavati dalla spettrometria di massa a struttura fine che dimostrano senza ombra di alcun dubbio la provenienza aliena del materiale con cui questi oggetti sarebbero stati costruiti.  Tali probabili microchip sarebbero stati costruiti con materiali a
 percentuale isotopica differente da quella terrestre. La scienza tecnicamente non si pronuncia e se si pronuncia tende a minimizzare questi aspetti per non dover ammettere che le cose stanno come ho detto. Non esiste infatti alcuna altra spiegazione scientifica per questi dati. I microchip servirebbero a controllare l’addotto ed ha monitorarlo. inoltre servirebbero a modificare il suo stato coscienziale alterandone pesantemente funzioni vitali e percettive.

4) Che ruolo hanno i Governi in questo tipo di “contatto”?

I governanti che non sono i politici ma gli industriali i ricchi del paese e le antiche famiglie monarchiche del globo, sanno tutto ed hanno effettuato un patto con le forze aliene. Le forze aliene avrebbero infatti promesso a questi governanti di poter accedere a quell’energia che allungherebbe loro la vita portando i nostri governanti verso una immortalità. In cambio essi  dovrebbero garantire la copertura sulle informazioni, il depistaggio sulle ricerche in questo campo. L’agenda aliena infatti prevede che gli uomini che hanno questa energia devono rimanere all’oscuro di ciò che sta accadendo perché tale energia ha una potenzialità elevata e potrebbe distruggere gli alieni in un sol colpo. Dunque l’alieno viene a togliere agli uomini qualcosa che loro non sanno né devono sapere di possedere.

5) Secondo la sua esperienza, quali sono gli elementi comuni presenti nei racconti di “abduction”?

Tutte le ricostruzioni ipnotiche sono identiche. Dalla fisionomia degli alieni alla descrizione dei luoghi delle macchine volanti, delle operazioni chirurgiche subite dagli addotti, alle pratiche di innesto dei microchip, agli odori ai rumori, alla forma delle apparecchiature utilizzate, alle cicatrici ritrovate sui corpi degli addotti stessi, ai racconti del distacco di questa energia ed al suo utilizzo per alimentare corpi alieni e non, introdotti in opportuni contenitori verticali e orizzontali trasparenti e metallici.

6) Spesso si legge che durante un’abduction, il sottoposto non è in grado di muoversi e agire. Ci sono casi in cui l’addotto ha reagito ai
“rapitori” e ha cercato di portar via una qualsiasi prova fisica della sua esperienza?

Gli addotti non reagiscono perché vengono tecnicamente decerebrati eliminando le emozioni dalla loro corteccia cerebrale. Tale decerebrazione è stata identificata a causa del fatto che alcuni addotti ricordano le scene in bianco e nero. La zona della corteccia cerebrale che produce i colori è la stessa che produce le emozioni. Qualche volta gli alieni hanno fatto errori procedurali ed in quei casi l’addotto pare risvegliarsi dal suo torpore, prendere coscienza parziale di ciò che sta accadendo e tenta azioni difensivo offensive che finiscono sempre per consumarsi in pochi istanti, quando cioè l’alieno fornisce con una apposita bacchetta una forte scossa elettrica al corpo dell’addotto. In quei casi l’addotto non cerca di dimostrare che è stato rapito a alieni o militari ma  cerca solamente di mettere la pelle in salvo.

7) Qual’è, secondo lei, il caso di “abduction” in assoluto più interessante e perché?

Un caso eclatante fu quello investigato  tanti anni fa dalla Bufora inglese. Due addotti un maschio ed una femmina vennero prelevati sui bordi di una autostrada. Le due macchine ferme ai bordi della strada  in due corsie differenti. Il tempo si ferma ed i due soggetti si vedono mentre escono dal tettuccio della loro rispettiva automobile e finiscono in un oggetto volante posto sopra le loro teste. Quando essi vengono riportati in auto gli alieni sbagliano auto e mettono la donna nella
automobile dell’uomo. Dopo alcuni istanti si accorgono dell’errore e riscambiano i due testimoni rimettendoli nelle rispettive automobili. Infine il tempo ricomincia a scorrere ed i due si guardano ai bordi delle loro rispettive corsie senza ricordare nulla. uno dei due (l’uomo verrà analizzato con tecniche ipnotiche dalla Bufora e ricostruirà l’accaduto. Dopo due anni attraverso un articolo sul giornale gli investigatori ritrovano la seconda testimone che confermerà la storia
del primo addotto.

8) Quando si parla di argomenti di questo tipo, la gente storce il naso un po’ per paura un po’ per scetticismo. E i media, chiaramente, non fanno altro che fomentare questo disinteresse verso tematiche del genere. Com’è possibile cambiare questo trend?

Con la rivoluzione culturale. Si caccino i nostri governanti. Si distruggano le caserme e si aboliscano le inutili guerre si riformino le scuole, si costruiscano i giovani del futuro non sulle raccomandazioni nè sulla meritocrazia nè sui valori delle religioni ma su quelli della coscienza. Il resto viene da solo.

9) Quando avverrà un contatto esplicito con gli extraterrestri? E quali modalità verranno scelte?

Il contatto sarà una farsa che è stata già decisa a tavolino. Arriveranno alieni sauroidi che faranno finta di essere cattivi. Gli Americani faranno finta di volerci difendere . La guerra porterà gli alieni quasi a vincere quando arriveranno gli altri alieni che fingeranno di essere buoni e fingeranno di volerci tanto bene. Gli
alieni fintamente buoni fingeranno di vincere e gli altri cattivi di perdere. Poi saremo così contenti di avere dentro di noi un bel parassita luminoso detto LUX (l’alieno fintamente buono della new age moderna)  che ci parassiterà per il resto della nostra esistenza e tutti saremo come degli zombie in mano ai nostri governanti ed agli alieni per sempre.

10) E’ quasi Natale, e oltre all’augurio di passarlo serenamente, ci lasci una “chicca inedita”, per i nostri utenti, sui suoi studi e su eventuali
sviluppi futuri…

I militari collusi si sono accorti che se  gli alieni dovessero vincere, essi non rispetteranno i patti ed i primi a morire sarebbero proprio i militari. Così hanno studiato un piano per eliminare gli alieni e prendersi tutta per loro la torta senza spartizioni con nessuno. Il piano prevede la creazione di una razza umana completamente lobotomizzata ma in grado di ospitare quell’energia che gli uomini hanno ma gli umani no. Questa energia sarebbe tolta all’uomo con delle macchine e linkata a questi umani OGM che per loro natura sarebbero facilmente pilotabili come marionette dai nostri governanti. Tutto questo si rende necessario perché questa energia sta solo nell’uomo con un particolare dna e non in tutti gli umani. Va creata dunque una razza che abbia biogeneticamente certe caratteristiche accoppiate alla stupidità mentale. I nostri addotti in ipnosi regressiva cominciano  a descrivere i laboratori militari dove vengono portati
durante le adduzioni, descrivono le placente in cui questi feti vengono conservati. Se le cose le abbiamo interpretate giustamente non ci resta molto tempo.

Intervista di Gianluca Santaniello

@nonsiamosoli.com

Intervista concessa in esclusiva per www.nonsiamosoli.com per utilizzare questa fonte bisogna riportare il link al nostro sito.

 

Intervista a Mauro Biglino

Intervista esclusiva allo studioso di religioni e scrittore Mauro Biglino in occasione della sua ultima pubblicazione “IL LIBRO CHE CAMBIERA’ PER SEMPRE LE NOSTRE IDEE SULLA BIBBIA”…Buona lettura

Chi è Mauro Biglino? 

Da circa 30 anni studio le religioni che l’uomo ha elaborato nel tentativo di dare risposte alle domande fondamentali: cristianesimo, induismo, buddismo, religiosità egizia ecc…

Dopo un curriculum di studi classici mi sono dedicato allo studio dell’ebraico antico con un insegnante di una comunità ebraica ed ho iniziato a tradurre l’Antico Testamento: il caso ha voluto che le mie traduzioni finissero nella redazione delle Ed. San Paolo; ne è nata una collaborazione che mi ha portato a tradurre 23 libri dell’Antico Testamento direttamente dalla bibbia ebraica redatta sulla base del codice masoretico di Leningrado: fino ad oggi ne sono stati pubblicati 17.

Oltre alle traduzioni ho pubblicato altri due libri:

RESURREZIONE REINCARNAZIONE  Favole consolatorie o realtà?

CHIESA ROMANA CATTOLICA E MASSONERIA Realmente così diverse?

 

La tua ultima pubblicazione ha un titolo molto interessante “Il libro che cambierà per sempre le nostre idee sulla Bibbia” , ce ne vuoi parlare?

E’ un testo in cui ho voluto iniziare a raccogliere una prima parte dei contenuti che ricavo dalle traduzioni letterali dell’ebraico e che non sono mai sufficientemente evidenziate nelle Bibbie tradizionali.

Nonostante il titolo, desidero precisare che  io non sono un ufologo e non ho mai visto un UFO in vita mia, neppure un banalissimo globo di luce, ma la lettura di numerosi passi dell’Antico Testamento mi ha portato a pensare che forse le interpretazioni ufologiche non sono così fantasiose come si vuol far credere con eccessiva semplicità.

Ho quindi voluto riportare elementi specifici relativi al  tema ma anche contenuti che apparentemente ne sono lontani.

Ma soprattutto, non avendo delle verità preconfezionate da distribuire, ho scelto di mettere a disposizione i contenuti nel modo più onesto e coerente possibile: ho riportato i versetti in ebraico e la traduzione letterale per consentire a chiunque di controllare ciò che scrivo.

Ogni mia affermazione è quindi suffragata dal testo originale e penso che questo sia l’elemento che maggiormente caratterizza questo libro soprattutto nelle sue parti più sorprendenti e sconcertanti.

Proprio per questo motivo il titolo dice che le nostre idee sulla Bibbia non possono più essere quelle di prima: le domande che nascono dalle traduzioni letterali sui temi affrontati dal testo, dalla morte di Dio ai Dieci Comandamenti e sui molti altri temi… sono ineludibili.

Qual’è la “vera” funzione delle Religioni e quanto Queste influenzano il nostro modo di pensare?

Le religioni hanno avuto una funzione importante, anzi direi fondamentale; hanno acvuto il merito di fornire risposte alle domande essenziali dell’uomo: chi siamo, da dove veniamo e dove andiamo.

Dico anche che la loro funzione ha prodotto risultati indipendentemente dal fatto che i contenuti da esse veicolati  fossero veri o meno.

Vediamo bene infatti che se sono vere le affermazioni di determinate religioni risultano false affermazioni contrarie formulate da altre forme di pensiero religioso, ma in ciascun ambito le varie dottrine sono comunque risultate efficaci per i credenti che hanno deciso di aderirvi.

L’attuale Dalai Lama ebbe a dire che ogni religione è stata prodotta per aiutare l’uomo a superare le sue angosce ed io ne sono profondamente convinto.

La loro pervasività è poi divenuta un elemento negativo nel momento in cui da strumenti di ipotetica salvezza spirituale sono divenute strumento per la creazione di strutture di potere capaci di condizionare anche la quotidianità profana per fini non sempre condivisibili, come la storia ci documenta al di là di ogni ragionevole dubbio.

Cosa accadrebbe alle Religioni se di colpo si riuscisse a dimostrare che in tutte le culture antiche è presente una componente extraterrestre?

Intanto direi che la componente extraterrestre è presente ovunque ed è in attesa di conferme e dimostrazioni.

Se si riuscisse a dimostrare che sono veri i racconti che ci narrano di presenze aliene accadrebbe in tempi brevi ciò che io penso accadrà comunque, anche se in tempi più lunghi: scomparirebbero nella forma in cui si sono evolute fino ad oggi.

Direi che il rapporto dei credenti con il loro Dio (ipotetico o reale che sia, questo non lo so) potrebbe anche non cambiare, ma cambierebbe certamente, e forse cadrebbe, il rapporto con i sistemi di potere che le varie chiese o gerarchie hanno costruito sulla base del pensiero religioso che esse stesse hanno formulato e presentato come indiscutibilmente vero.

Ufologia e Religione possono coesistere? E se sì, in quali aspetti?

I due elementi possono certamente coesistere perché, se  anche si dimostrasse vero ciò che ipotizzo nel mio libro, dovremmo semplicemente riconoscere che  nel corso dell’evoluzione dell’uomo c’è stato un intervento di manipolazione genetica che ne ha accelerato il cammino. Gli uomini dotati di fede potrebbero tranquillamente continuare a pensare al loro Dio che li ha amati e voluti fino dall’eternità.

Questi esseri citati nelle varie culture dell’intera storia dell’umanità sarebbero, per l’uomo di fede, creature dello stesso Dio nel quale lui crede ed anzi il loro intervento sarebbe visto come il frutto della precisa volontà divina.

Cambierebbe invece, come già ho detto,  il rapporto con la Chiesa perché si evidenzierebbe la  pretestuosità delle interpretazioni che essa ha dato delle cosiddette sacre scritture.

Il Vaticano cela informazioni sulla presenza di una realtà extraterrestre tramandata nei testi sacri? Se sì, Perchè?

Io credo che il Vaticano stia celando ma che contemporaneamente si stia preparando al momento in cui il nascondimento non sarà più possibile.

Negli ultimi mesi si sono moltiplicati gli incontri di studio sulla vita aliena organizzati dalla Specola Vaticana e questo ha sicuramente un significato perché tanto interesse non può essere casuale.

Il motivo del nascondimento va ricercato proprio in quanto ho detto poco sopra: se e quando la verità sarà conosciuta cambierà il rapporto gerarchico tra Chiesa e fedeli in quanto questi ultimi si porranno domande su quanto fino ad oggi è stato raccontato loro dai cosiddetti rappresentati di Dio sulla terra.

Quali sono le figure bibliche in cui, secondo i tuoi studi, la presenza extraterrestre è più marcata?

Direi che la presenza è evidente genericamente in libri, vicende e figure.

Non voglio qui riprendere i contenuti del libro e quindi sintetizzo evidenziando: Genesi, Esodo, Deuteronomio, Numeri, Patriarchi,  Enoch, Mosè, Giosuè, Ezechiele, Zaccaria, Isaia,  Geremia, Daniele… ci sono poi i malakìm, i kerubbìm su cui ci sarebbe molto da dire, soprattutto sul modo in cui sono stati rappresentati nella tradizione religiosa e poi newage.

Sono molti gli elementi anche indiretti che rimandano alla ipotesi ufologia circa le figure degli Elohìm; ci sono passi della Bibbia in cui non si fa riferimento diretto a quegli individui ma al loro comportamento, alle loro decisioni, ai loro interessi e obiettivi. Si tratta di prove indirette che hanno però una valenza notevole e di cui mai si parla: mi stupisce che non ne parlino neppure gli ufologi di professione.

Cosa pensi dei Messia?

I Messia sono figure tipiche del pensiero giudaico e ritengo che possano essere ricollegate al tema che stiamo affrontando. Si tratta di personaggi che avrebbero il compito di riportare il popolo ebraico sotto l’esclusivo governo di quell’Elohìm che ne ha determinato e favorito la formazione e lo sviluppo.

Sono figure che devono realizzare il superamento di ogni forma di dominio dell’uomo sull’uomo e il conseguente ritorno all’antico patto sancito con  quell’ Elohìm la cui figura, dal momento della sua scomparsa dal nostro pianeta, si è poi evoluta nelle forme religiose che conosciamo, fino ad acquisire tratti che nulla hanno più a che vedere con la sua concretezza originaria.

Gesù è per l’occidente il Messia più conosciuto ed anche la sua figura ha subito trasformazioni che stupirebbero per primo lui stesso, e ci sarebbe molto da dire in merito ma andremmo fuori tema.

Insomma, io penso che se Gesù tornasse sulla terra avrebbe spesso molte difficoltà a capire che i suoi seguaci stanno parlando proprio di lui.

Come vedi l’ufologia italiana moderna?

Penso che ci sia molta serietà ma anche molta fantasia: è un mondo in cui troppi si ritengono liberi di dire ciò che vogliono.

Come già detto, io studio l’origine delle religioni e non sono un ufologo, ma spero che la serietà degli studio ufologici prenda il sopravvento in via definitiva perché sarebbe un vero peccato svilire una possibilità di conoscenza così importante.

In ogni caso il mio rapporto con quel mondo è caratterizzato da una particolarità: ciò che io rilevo nei testi antichi è totalmente indipendente dalla situazione attuale; ciò che scrivo infatti rimane valido indipendentemente dal fatto che gli UFO esistano o meno nel nostro presente.

Io mi limito infatti a raccontare ciò che leggo e se ciò che leggo mi dice che un tempo forse esistevano, questo aspetto rimane invariato.

Diciamo che l’ufologia scientifica può semmai trovare eventuali ulteriori conferme.

Regala ai nostri lettori un anteprima inedita sui tuoi prossimi studi?

Tra i tanti possibili ne accenno tre, senza ovviamente spiegarle nei particolari perché un autore di gialli non può rivelare il nome dell’assassino del suo prossimo libro:

1) l’Albero della conoscenza del bene e del male non rappresenta quella realtà che fino ad ora ci è stata raccontata. La letteralità dei versetti ebraici ci rivela un significato che non ha nulla a che vedere con la capacità di distinguere il bene dal male e con tutto ciò che ne è conseguito in termini di elaborazione religiosa… gli Elohìm intendevano tutt’altro…

2) Il miracolo di Elia che accende istantaneamente col fuoco le pietre bagnate con acqua è ripetibile ancora oggi con gli stessi strumenti “tecnologici” di cui disponevano allora gli Elohìm…

3) Mettere i cosiddetti Angeli e i Cherubini nella stessa gerarchia “angelica” è come mettere nella stessa categoria l’uomo e l’automobile.

Insomma, la lettura dei testi più antichi rivela sorprese non da poco su ciò che si crede di sapere.

 

Intervista di Gianluca Santaniello

@nonsiamosoli.com

Intervista concessa in esclusiva per www.nonsiamosoli.com per utilizzare questa fonte bisogna riportare il link al nostro sito.

Intervista a Paolo De Gaetano

Intervista a Paolo Degaetano (nella foto, a sinistra) direttore del Centro Ricerche Leonardo da Vinci CS, membro Gruppo Camelot

 

1)Chi è Paolo De Gaetano? 

Nato 39 anni fa, diplomato Perito Industriale con varie specializzazioni nel ramo amministrativo, svolge attività nel pubblico impiego nel Ministero del Tesoro prima, nel INPDAP oggi. Appassionato alla ricerca Paranormale già dall’età di 11 anni, ho ampliato la mia sfera di interessi nell’ufologia e nei misteri in genere verso la maggiore età. Nei lunghi anni trascorsi a Roma, sono entrato a far parte del Centro Ricerche Leonardo da Vinci Roma dove ho inizio un grande feeling col gruppo romano dal Direttore Giorgio Franchetti a tutti gli altri amici, già da allora si erano stabiliti con altre realtà di ricerca associazionistica ottimi rapporti di cooperazione. Rientrato in Calabria, ho fondato il Centro Ricerche Leonardo da Vinci Cosenza1 e Calabria, composto da 13 validissimi componenti nonchè amici di vecchia data, con cui si è iniziato un lavoro di indagine e ricerca molto fruttuoso. Gia da tempo avevo instaurato ottimi rapporti collaborativi col Gruppo Stargate Toscana degli amici Guerrucci e Malanga, contatti e collaborazione col Prof. Pietro Torre del Cisu (Sicilia e Calabria) e ricercatori di varie località nazionali. Per il centro una svolta si è avuta con l’aggregazione interassociazionistica chiamata Gruppo Camelot, (Centro Ricerche Leonardo da Vinci Cosenza1 e Calabria, Fondazione Sentinel,HWH22 e altri (scusate se dimentico qualcuno!!) un accordo tra associazioni dotate di grande professionalità, serietà, e composta da persone molto preparate nelle varie tematiche, con cui condividiamo tanta ricerca, indagini dirette, e convegni in tutta Italia, tutto di alto livello qualitativo, inoltre, da un po’ di tempo, ma oggi migliorato e riproposto anche in una nuova veste grafica on line, è la rivista del gruppo Camelot il Camelot Chronicles un aperiodico libero , professionale, ricco di contenuti, dove vengono raccolti gli articoli, le ricerche, indagini, fatti di ogni genere, recependo materiale da tutti coloro che fanno ricerca seria e che intendono proporre i loro lavori, come recita il nostro motto “senza strane censure” insomma un grande progetto che sta ottenendo grandi risultati. Per quanto ci riguarda invece, stiamo seguendo una serie di indagini su tematiche come le scie chimiche, casi di infestazione di luoghi, chupacabras, avvistamenti ufo locali da verificare, abduction e presenza aliena, alcuni casi di possibile transcomunicazione in fase di studio, insomma molta carne al fuoco.

2)Pensi che il fenomeno UFO sia “isolato” o c’è la possibilità che sia collegato anche a fenomeni paranormali, atmosferici o comunque di diversa natura a noi ancora sconosciuta?

Il fenomeno ufo non è isolato nella sua fenomenologia, anche se la sua vastità ne rende complesso lo studio, specie se non si affrontano le varie situazioni con costanza, impegno,obiettività, e soprattutto con molta serietà; che poi il fenomeno ufo abbia delle similitudini che sfociano nel paranormale, in fenomeni atmosferici ecc, è riscontrabile in varie situazioni; abbiamo il fenomeno di “salto temporale” nel passaggio degli ufo, il blocco delle auto e di ogni apparecchio elettrico o meccanico, gli stessi subiscono l’influenza della presenza dell’oggetto non identificato, o dei suoi conducenti, con fenomeni come l’accensione e lo spegnimento di tv, radio, luci, tremori delle strutture, colpi, casistica che si collega alla fenomenologia paranormale dei poltergeist, questa è una delle varie similitudini che si possono riscontrare, oggi è chiaro che si riesce a ridurre di molto il margine di errore di valutazione, su una o su l’altra tematica, in quanto le conoscenze , la casistica su gli avvenimenti, la preparazione dei ricercatori, ? di molto cresciuta,   le valutazioni seppur più selettiva, è diventata più chiara.

3)Qual è ,secondo te , la pietra miliare dell’ufologia (un particolare “caso” , un video, un avvistamento, un ritrovamento) che credi sia importante per fondare le basi di una ricerca seria e approfondita?

Bella domanda!! Trovare pietre miliari nel campo ufologico?.non sono certo originale se dico Roswell!! La prima volta che gli si rompe il motore…scherzi a parte!! Quello fu un fatto importante? ci fece capire che avremmo avuto vita dura con il Cover Up governativo!! E che ad oggi ancora tanto viene tenuto appositamente fuori dalle nostre conoscenze?spesso a nostro discapito.

 

4)Cosa pensi dell’ufologia italiana? I personaggi(ufologi) che si vedono spesso in TV  ospiti di trasmissioni di vario genere sono tutti uniti per cercare di creare una informazione omogenea e veritiera oppure credi ci sia competizione e ,quindi, un volersi ostacolare a vicenda ?

L’ufologia Italiana e i ricercatori che la compongono, hanno a mio parere complessivamente una buona preparazione, ma ce da sempre troppa competizione, e denigrazione, verso chi non si allinea, o si allineava a centri o gruppi di un certo tipo e collocati da tempo nel campo della ricerca, fortunatamente questa “dipendenza” non esiste più, in quanto si è sviluppato un modo alternativo di fare ricerca e stare insieme, di cui noi ne facciamo parte, niente di verticistico, ne nessuna “primadonna” che tiene banco per un intera associazione, sia noi che gli altri amici del Camelot ad esempio siamo uniti nelle idee e nel modus operandi, ma se qualcuno di noi vuole provare diverse soluzioni e modi di approccio ad un indagine o nello studio di una qualsivoglia ricerca, non abbiamo certo chi ci dice “dovevi dirlo a me se…” Non esiste!! Per quanto concerne l’informazione in tv, be quella è soggettiva, alcuni la fanno bene e si attengono a fatti reali e prove (vere) quando ci sono, altri pur con buona dialettica e magari buone conoscenze dei vari fenomeni, esaltano il nulla e questo è un male, si rischia di incappare in brutte figure che screditano più che costruire. Io amerei una ricerca ufologica libera ma cooperativa al massimo, disinteressata, amichevole, con una partecipazione di tutti i gruppi che lavorino insieme per il raggiungimento di risultati che sarebbero di orgoglio e soddisfazione per tutti, ognuno avrebbe un suo piccolo merito, ma è utopistico allo stato attuale E me ne rammarico tanto.

5)Esiste il Cover-up ?governativo sulla questione UFO ,oppure ? solo un mito?

Ha questa domanda rispondo secco: si!! E molto più forte di quello che pensiamo…molto.

 

6) Infine vorremmo sapere cosa pensi del C.I.C.A.P. . Credi che l’atteggiamento di totale chiusura nei confronti dell’ufologia sia giustificato?

Guarda, il CICAP lo stimo per l’intenzione e la voglia di smascherare seriamente frodi nel campo della ricerca sia ufo che paranormale, è un’intenzione giusta e che condivido, e penso che molti componenti siano in grado di proporre valide tesi e serie elaborazioni col fine di smascherare come dicevo le frodi che sono sempre dietro l’angolo, la cosa che non condivido è la generalizzazione che poi viene posta su tutto l’ambiente di ricerca, e che rende spesso le loro considerazioni non condivisibili, perchè, selezionare le burle è un grato e condiviso compito, ma che tutto sia una burla non posso condividerlo. Sono comunque contento che spesso sono venuti a nostre riunioni (Camelot) forse piace il nostro modo e metodo di proporre la ricerca e questo mi fa piacere.

 

Un caro saluto a te e  ai nostri cari lettori.

Intervista di Gianluca Santaniello

@nonsiamosoli.com

Intervista concessa in esclusiva per www.nonsiamosoli.com per utilizzare questa fonte bisogna riportare il link al nostro sito.

 

Una testimonianza anonima sullo “stigmatizzato” Giorgio Bongiovanni

Un “anonimo” testimone, racconta la sua amicizia con il contattista e stigmatizzato Giorgio Bongiovanni

Allora prima di iniziare a scrivere del personaggio Giorgio mi preme fare una premessa.

Sono felicissimo di collaborare con questo meraviglioso portale, e un grazie va a Treep (Gianluca Santaniello) che mi ha spinto in quest’avventura in parte nuova come veste di “narratore”, ovviamente x motivi che non, sto ad elencarvi, (ma penso capirete) mi celerò dietro un nick “foxmolder”.

I fatti che sto per raccontarvi sono veri e sono reperibilissimi in rete e alcuni in parte sono stati vissuti in prima persona.

Chi è Giorgio Bongiovanni?

Lo dico x gli amici che non lo conoscessero ancora :fra gli stimmatizzati permanenti, Giorgio Bongiovanni è uno dei più conosciuti. Nato a Floridia (Siracusa) il 5 settembre 1963, sposato, vive a Porto Sant’Elpidio (AP) con la moglie e il figlio. Ha ricevuto le stigmate a Fatima il 2 settembre 1989, con il compito di divulgare in tutto il mondo il contenuto del terzo Messaggio di Fatima e di spiegare l’implicazione spirituale della visita extraterrestre.

La mia amicizia con lui inizia a scuola (la media x la precisione) ed essendo suo compagno di banco mi sono trovato a vivere e condividere i suoi pensieri, il suo modo di fare, e l’iniziazione allo splendido mondo extraterrestre. Di carattere mite disponibile con il prossimo abbiamo cominciato l?avventura scolastica come tutti i ragazzi ascoltando i Pink Floyd e andando dietro alle ragazze, la scoperta abbastanza affascinante del mondo extraterrestre venne a galla un pomeriggio durante i compiti di scuola a casa sua davanti ad una foto di un disco volante, e da li comincio a schiudersi un mondo veramente fantastico popolato da ufo, alieni, civiltà scomparse, pianeti, e l’Universo. Da quel momento abbiamo trascorso intere giornate con Giorgio, il fratello Filippo, e alcuni compagni di classe a sentire ammaliati tutto quello che lui raccontava, iniziavano i suoi viaggi accompagnato dal padre a Nicolosi presso Eugenio Siragusa (uno dei primi contattisti italiani). Che in seguito è diventato il suo padre putativo. Una cosa che mi faceva pensare era l’atmosfera che regnava in quella casa di pace e tranquillità assoluta, il pieno consenso dei suoi genitori che accettavano tranquillamente di parlare d’extraterrestri (considerati in quel tempo come un argomento tabù) e di ufo come fosse un argomento normale come tanti, e quante sere il padre ci ha accompagnato nelle vicine montagne nella speranza di poter vedere qualcosa librarsi o muoversi nel cielo limpido e stellato, era diventato per  tutti noi una ragione di vita, si cresceva a pane ed extraterrestri. I viaggi a Nicolosi s?intensificarono con la creazione da parte di Eugenio Siragusa del “Centro Studi fratellanza Cosmica” lui riceveva e divulgava i messaggi dei fratelli di luce, copie ciclostilate che aspettavamo con ansia per essere sempre informati di quello che succedeva oltre le stelle.

Giorgio ci aveva parlato dei fratelli di luce con cui era in contatto Siragusa, erano persone normalissime alte sopra il metro e ottanta, occhi celesti, e provenienti dal pianeta Ummo distante da noi 14,6 anni luce presso la stella wolf 424 e la loro caratteristica somatica gli permetteva di mescolarsi tra noi senza correre il rischio d’essere ricosciuti, ci parlò di Ashtar Sheran che era il capo della flotta spaziale extraterrestre e di adoniesis il suo secondo di argon uomini di luce che contattavano periodicamente Siragusa presso le pendici dell’Etna, loro dicevano che gli extraterrestri d’oggi non erano altro che gli angeli di ieri. Finirono quei 3 anni di scuola con la consapevolezza acquisita che noi poveri terrestri non eravamo il solo popolo eletto e il nostro non era il solo pianeta dei tanti sistemi solari abitato da entità intelligenti. Le nostre strade si separarono pur tenendoci in contatto tra noi, il fratello Filippo volò in Spagna dove tra l’altro si sposò e Giorgio andò a stabilirsi a Porto S.Elpidio aprendo una piccola azienda, ma non sapeva ke di lì a poco la sua vita avrebbe avuto un radicale sconvolgimento.

Fine prima parte

 FOXMOLDER

Come detto nella prima parte dopo la separazione scolastica le nostre strade si divisero anche se siamo sempre rimasti in contatto tra di noi, il nostro collante era Eugenio Siragusa (il suo padre putativo) che tramite i messaggi ci teneva costantemente aggiornati sugli “uomini di luce” e ovviamente su Giorgio. Pur trovandosi lontano da casa non aveva mai smesso di interessarsi a quello che era stata fino ad allora la sua ragione di vita ,gli extraterrestri, col fratello Filippo e alcuni collaboratori crea la rivista Nonsiamosoli(Che non ha alcun legame col portale), sulle cui pagine sono riportate le notizie relative ai contatti di Eugenio con questi esseri di luce, evolutissimi, e ai loro appelli all’umanità, ma veniamo al fatto che gli ha radicalmente cambiato la vita. Il 5 aprile 1989 Vicino alla sua auto scorge una figura vestita di bianco. E’ appena passato mezzogiorno, ma egli nota stupito che questa bellissima signora splende di luce propria e che è sollevata da terra. Ella lo saluta e gli comunica che è giunto il tempo di smascherare l’Anticristo. Seguono altri incontri, durante i quali la Vergine Maria fa a Giorgio delle rivelazioni in merito alle sue precedenti esistenze e gli dice di averlo scelto perchè non condizionabile. Giorgio la vede giungere in un globo di luce per poi vederla sparire come riassorbita in esso. In un ennesimo incontro, la Vergine invita Giorgio ad andare a Fatima, ed egli obbedisce. Il 2 settembre 1989, sulla piazza del santuario egli cade in estasi e rivede la Vergine Maria. La quale gli rivela la missione per cui è stato chiamato sulla Terra: divulgare in tutto il mondo il contenuto del terzo Messaggio di Fatima che la Chiesa non ha ancora reso noto, la Vergine gli chiede se è disposto a portare su di sè una parte della sofferenza di Gesù. All?assenso di Giorgio, due raggi di luce lo colpiscono sul palmo delle mani. Invisibili chiodi gli penetrano nelle carni. Durante il viaggio di ritorno, la stimmatizzazione si completa, dopo ore di grande sofferenza. I fori compaiono anche sul dorso delle mani. Al suo ritorno a casa, ha una nuova estasi la Vergine, accompagnata da Gesù, gli dice che il terzo Messaggio di Fatima entra in fase di attuazione, alla fine della quale ci sarà la seconda venuta di Gesù sulla Terra. Aggiunge che Lei non gli sarebbe più apparsa, e nel dire questo piange lacrime di sangue. Poi è Gesù che gli parla, comunicandogli che la sua apparizione sulla Terra sarebbe divenuta palese a tutti quando i tempi fossero stati maturi. Il 2 settembre 1991, a casa sua, esattamente due anni dopo la prima stimmatizzazione, in estasi, riceve da Gesù le stimmate nei piedi, continua nella sua missione nonostante aumenti il carico di sofferenza, quando Gesù nel luglio del ’93 gli impresse le stimmate sulla fronte, gli annunciò che, al compimento del suo 33-simo compleanno, avrebbe ricevuto un segno molto importante. Puntualmente, il 2 settembre verso le ore 15, Giorgio piange lacrime di sangue e sanguina dalla testa, nel punto in cui a Gesù fu conficcata la corona di spine. Ciò avviene in casa del fratello Filippo, a Floridia. Il suo volto è una maschera impressionante. Il 2 settembre ’97 Giorgio sanguina ancora dalla testa e dalla “corona di spine”. Durante le sue abbondanti sanguinazioni e stato seguito da eminenti professori della medicina,psicologi,psichiatri,nel loro referto hanno sempre riferito che il fenomeno delle stimmate non è classificabile tra gli elementi fisio-patologiche conosciute dalla scienza medica e hanno sempre certificato la sua normale condizione fisica e mentale. C’è da dire che dopo la prima estati ha subito cominciato la sua missione nel mondo x divulgare il terzo messaggio di Fatima che la chiesa ha sempre nascosto. Ma questo del terzo messaggio di Fatima sarà l’argomento della nostra terza puntata.

NB:le date riguardanti i fenomeni sopra citati sono stati presi dalla rivista “nonsiamosoli”

Fine seconda parte

Ed eccoci  arrivati all’epilogo di questo breve racconto sulla mia amicizia con Giorgio,anche se il racconto è stato trattato molto sinteticamente per non stancare più di tanto i lettori del nostro portale. Ci eravamo lasciati con l’intento di leggere integralmente il terzo messaggio di Fatima quello che era stato affidato nelle mani di Giorgio affinchè divulgasse al mondo intero quello che la chiesa ci ha nascosto.

Testo segreto mai rivelato dalla chiesa

“Non aver timore, cara piccola. Sono la Madre di Dio, che ti parla e ti domanda di rendere pubblico il presente Messaggio per il mondo intero. Ciò facendo, incontrerai forti resistenze. Ascolta bene e fà attenzione a quello che ti dico:

Gli uomini devono correggersi. Con umili suppliche, devono chiedere perdono dei peccati commessi e che potessero commettere. Tu desideri che io ti dia un segno, affinchè ognuno accetti le Mie Parole che dico per mezzo tuo, al genere umano. Hai visto il Prodigio del Sole, e tutti, credenti, miscredenti, contadini, cittadini, sapienti, giornalisti, laici, sacerdoti, tutti lo hanno veduto. Ed ora proclama a Mio Nome:

Un grande castigo cadrà sull’intero genere umano, non oggi, n? domani, ma nella seconda metà del Secolo XX. Lo avevo già rivelato ai bambini Melania e Massimino, a “La Salette”, ed oggi lo ripeto a te, perchè il genere umano ha peccato e calpestato il Dono che avevo fatto. In nessuna parte del mondo vi ? ordine, e satana regna sui più alti posti, determinando l’andamento delle cose. Egli effettivamente riuscirà ad introdursi fino alla sommità della Chiesa; egli riuscirà a sedurre gli spiriti dei grandi scienziati che inventano le armi, con le quali sarà possibile distruggere in pochi minuti gran parte dell’umanità. Avrà in potere i potenti che governano i popoli, e li aizzerà a fabbricare enormi quantità di quelle armi. E, se l’umanità non dovesse opporvisi, sarà obbligata a lasciar libero il braccio di Mio Figlio. Allora vedrai che Iddio castigherà gli uomini con maggior severità che non abbia fatto con il diluvio. Verrà il tempo dei tempi e la fine di tutte le fini, se l’umanità non si convertirà; e se tutto dovesse restare come ora, o peggio, dovesse maggiormente aggravarsi, i grandi e i potenti periranno insieme ai piccoli e ai deboli. Anche per la Chiesa, verrà il tempo delle Sue più grandi prove. Cardinali, si opporranno a Cardinali; Vescovi a Vescovi. Satana marcerà in mezzo alle Loro file, e a Roma vi saranno cambiamenti. Ciò che è putrido cadrà, e ciò che cadrà, più non si alzerà. La Chiesa sarà offuscata, e il mondo sconvolto dal terrore. Tempo verrà che nessun Re, Imperatore, Cardinale o Vescovo, aspetterà Colui che tuttavia verrà, ma per punire secondo i disegni del Padre mio. Una grande guerra si scatenerà nella seconda metà del XX secolo. Fuoco e fumo cadranno dal Cielo, le acque degli oceani diverranno vapori, e la schiuma s’innalzerà sconvolgendo e tutto affondando. Milioni e Milioni di uomini periranno di ora in ora, coloro che resteranno in vita, invidieranno i morti. Da qualunque parte si volgerà lo sguardo, sarà angoscia, miseria, rovine in tutti i paesi. Vedi Il tempo si avvicina sempre più, e l’abisso si allarga senza speranza. I buoni periranno assieme ai cattivi, i grandi con i piccoli, i Principi della Chiesa con i loro fedeli, e i regnanti con i loro popoli. Vi sarà morte ovunque a causa degli errori commessi dagl’insensati e dai partigiani di satana il quale allora, e solamente allora, regnerà sul mondo, in ultimo, allorquando quelli che sopravviveranno ad ogni evento, saranno ancora in vita, proclameranno nuovamente Iddio e la Sua Gloria, e Lo serviranno come un tempo, quando il mondo non era così pervertito.

Va, mia piccola, e proclamalo. Io a tal fine, sarò sempre al tuo fianco per aiutarti”.

E questo è il messaggio che Giorgio ha portato e divulgato in giro per il mondo,ora andiamo a leggere quello che la chiesa ha ufficialmente divulgato omettendo alcune parti.

Testo divulgato dalla chiesa

CITTA’ DEL VATICANO – Ecco il testo integrale del terzo segreto di Fatima, così come riportato nelle lettera in cui suor Lucia rivela il messaggio della Madonna di Fatima del 13 luglio 1917.

“Scrivo in atto di obbedienza a voi mio Dio, che me lo comandate per mezzo di sua Eccellenza Reverendissima il signor Vescovo di Leiria e della Vostra e Mia Santissima Madre. Dopo le due parti che ho già esposto, abbiamo visto a lato sinistro di nostra Signora un poco più in alto un Angelo con una spada di fuoco nella mano sinistra; scintillando emetteva fiamme che sembra dovessero incendiare il mondo; ma si spegnevano al contatto dello splendore che Nostra Signora emanava dalla sua mano destra verso di lui: l’Angelo indicando la terra con la mano destra, con voce forte disse: Penitenza, Penitenza, Penitenza.

E vedemmo in una luce immensa che è Dio: ‘Qualcosa di simile a come si vedono le persone in uno specchio quando vi passano davanti’ un Vescovo vestito di Bianco ‘abbiamo avuto il presentimento che fosse il Santo Padre’. Vari altri vescovi, sacerdoti, religiosi e religiose salire su una montagna ripida, in cima alla quale c’era una grande Croce di tronchi grezzi come se fosse di sughero con la corteccia; il Santo Padre, prima di arrivarvi, attraversò una grande città mezza in rovina e mezzo tremulo con passo vacillante, afflitto di dolore e di pena, pregare per le anime dei cadaveri che incontrava nel suo cammino; giunto alla cima del monte, prostrato in ginocchio ai piedi della grande Croce venne ucciso da un gruppo di soldati che gli spararono vari colpi d’arma da fuoco e frecce, e allo stesso modo morirono gli uni dopo gli altri i Vescovi Sacerdoti, religiosi e religiose e varie persone secolari, uomini e donne di varie classi e posizioni. Sotto i due bracci della Croce c’erano due Angeli ognuno con un innaffiatoio di cristallo nella mano, nei quali raccoglievano il sangue dei Martiri e con esso irrigavano le anime che si avvicinavano a Dio”.

 

 

Intervista a Carlo Sabadin

Intervista all’ufologo e ricercatore Carlo Sabadin membro del Gruppo Camelot e collaboratore del gruppo HWH22

 

1)Chi è Carlo Sabadin e quale ruolo svolge nell’ambito dell’ufologia moderna?

Domanda difficile e complessa. Seguo l’Ufologia da quando avevo i “calzoni corti” e andavo a “scocciare” le persone che dicevano di aver visto ufo. “Da grande” mi sono, poi, laureato in giurisprudenza con una tesi interdisciplinare, sui “Territori franchi e i Paradisi fiscali”, ma ho svolto alcuni studi -all’interno della facoltà- nell’ambito della psicologia “forense” e della percezione/psicologia della testimonianza (Musatti) e altri studi (extra-universitari) relativi alla PNL, all’analisi “transnazionale” e alle “nuove” correnti psicologiche. Parallelamente, il “mondo dello spettacolo” mi ha interessato tantissimo e ho svolto (come conduttore, agente di concorsi nazionali, organizzatore fino a diventare comproprietario di un “agenzia di model-management” ) diversi “ruoli” in questo settore (e non pensate che sia “tutto divertimento”). Spesso le responsabilità sono enormi.. come quando si hanno, da parte dei genitori, “deleghe di patria potestà” per controllare ragazzine giovanissime che vogliono sfondare in questo ambiente). Tutto questo però è stato estremamente utile, proprio per portare l’ufologia “sul campo” (quella di ricerca) entro binari “divulgativi” apprezzabili e, come vedo, apprezzati. Infatti, senza un’adeguata e corretta “divulgazione” anche la più importante ed avanzata “ricerca”, semplicemente non esiste. In quest’ottica, sono, tra le varie cose, dalla metà degli anni ’90, tra i dirigenti, dell’associazione elvetica “Fondazione Sentinel” (www.fondazionesentinel.org ), faccio parte del comitato di redazione della rivista “web” Camelot Chronicles, autore di molti articoli, pubblicati sui Bollettini Interni della Fondazione, su UfoNetwork, su Stargatemagazine (edizione italiana e francese – www.stargatemagazine-fr.com ) e tra gli autori di un Enciclopedia multimediale sui “misteri” dove ho curato la stesura di moltissime “voci” (dal contattismo, alle ipotesi ufologiche, alla clipeologia, ecc.); tengo alcune rubriche di posta (sul sito www.mosac.com e su www.camelotchr.too.it ), sono partner di Mysteria, della manifestazione Mostra MILLENNIUM (http://www.mostramillennium.com), collaboratore del gruppo Hwh22 (www.hwh22.it). Inoltre?ho, negli ultimi anni, partecipato ad importanti conferenze e convegni su tutto il territorio nazionale (Conferenza Ufologica di Mysteria, “EBE III” a Bologna, Convegni “MITI, LEGGENDE E MISTERI DELLO SPAZIO E DEL TEMPO”?di Budrio, diverse conferenze e tavole rotonde organizzate a Pavia; vedi “archivio” in: ?http://www.fondazionesentinel.org/sez_ufologica.htm; ecc., ecc…).

Ma non dimentichiamo la ricerca “attiva” sul campo e le “nuove vie” che ne scaturiscono, individuazione di “punti di contatto” tra “misteri” apparentemente diversi, la “proposta” di un “metodo” adeguato all?Ufologia, una vera “rivoluzione” nell’approccio al  problema abduction…

(vedi: http://members.xoom.virgilio.it/camelotchr/Download/2004/anticip-spec08.htm ) ecc…, ecc…

 

Anzi questo aspetto è quello determinante. In questo momento.

 

2)Quali sono ,secondo la sua esperienza, le pietre miliari dell’ufologia (un particolare avvistamento,un reperto,un contattista….)?

In una trasmissione radiofonica, “Il triangolo dei Bermuda”, su Radio Popolare (vedi: http://www.radiopopolare.it/html/trasmiss/triangolo/index.htm) e in onda ogni ultimo venerdì del mese, cerchiamo (Sipovic, Lavinia Pallotta ed io) di evidenziare, sempre- gli argomenti “notevoli” ovvero…le “pietre miliari” della ricerca ufologica. Dopo un anno di duro lavoro in tal senso credo che gli aspetti decisamente più interessanti da ricordare siano il caso Hessdalen, il fenomeno dei Crop (nel senso assolutamente scientifico che cerco  sempre!- di riproporre nelle mie conferenze; vedi: http://www.fondazionesentinel.org/Camelot%20crhonicles/ufologia%20oggi.htm ), i vari reperti “fantasma”. Personalmente, poi, preferirei ricordare, come elemento “decisivo”, nella storia dell’ufologia moderna, la figura del Colonnello Corso mentre, relativamente al “contattismo” il mio approccio è molto cauto . vista la casistica alquanto controversa. Infine, un personaggio determinante e “il vero padre” dell’Ufologia moderna: James McDonald. Decano dell?istituto di fisica atmosferica dell’Università dell’Arizona comincia ad interessarsi del fenomeno perchè inerente ai suoi studi specifici e si presenta alla base aerea di Wright Patterson, nel giugno del ’66 chiedendo di poter vedere la documentazione relativa agli avvistamenti UFO. Il maggiore Quintanilla, allora direttore del Blue Book, incautamente, non si oppone e McDonald scopre come le autorità preposte allo studio degli UFO avevano -sistematicamente- disposto il discredito del fenomeno –debunking–  con la finalità esplicita di ridurre l’interesse del pubblico. Inizia una lunga battaglia che lo porterà a contestare il valore scientifico del rapporto Condon (dal nome del fisico americano, direttore della commissione governativa statunitense sugli UFO operante alla fine degli anni Settanta, nel biennio 1967-68, presso l’Università del Colorado) evidenziandone le carenze e le incongruenze. E, in effetti, le conclusioni negative del “Rapporto Condon”, in contrasto con l’alta percentuale di casi non spiegati in esso contenuti, furono indicate come una ulteriore manifestazione della “congiura del silenzio” .

 

3)Secondo lei i numerosi dipinti e opere d’arte ritraenti strani oggetti sono riconducibili a semplici stili e fantasie degli artisti ,oppure sono effettive testimonianze di avvistamenti del passato?
-Allora-. Molte ricostruzioni “razionali” sono decisamente accettabili e, probabilmente, corrette. Peraltro, come Paolo Bolognesi ha scritto in mia vece (ed io? confermo in toto):

 

“… cosa intendessero rappresentare effettivamente gli autori di opere pittoriche come Paolo Uccello, o Piero dell Francesca, o Filippo Lippi, o Masolino da Panicale, o Ventura Salimbeni e molti altri, non saremo mai dati a saperlo, ma una domanda sorge spontanea: perchè (a parte alcune eccezioni, come nel dipinto di Paolo Uccello, quegli artisti medievali solevano inserire nelle loro opere “oggetti volanti” ?). Erano forse una trasposizione personale dei vari pittori, i quali raffigurarono come meglio gli riusciva, ciò dipingendo, un loro avvistamento ufologico? Purtroppo qui non possiamo dire: “ai posteri l’ardua sentenza”, poichè i posteri…siamo noi!
Quindi ognuno di noi può essere libero di interpretare come meglio crede questi particolari “anomali”, con buona pace di chi non ci vede nulla di “ufologico”.

 

(http://www.mosac.com/ufologia/qea/index.php?name=d09.html)

 

4) Lei crede alla possibilità che alcuni avvenimenti biblici siano riconducibili ad interazioni uomo-ufo (come l’episodio di Ezechiele e la distruzione di Sodomia e Gomorra)? Esiste una stretta connessione? fra ufo e religione? Se si, quale?

Che tale interazione sia possibile (considerando, però, il termine ufo nel sua accezione più neutra e neutrale possibile…) mi sembra opinione ampiamente diffusa. Circa la connessione tra ufologia e religione il problema si fa pi?complesso. In una pubblicazione del CESNUR (Centro per lo studio delle nuove Religioni) “Enciclopedia delle Religioni in Italia”, il sociologo italiano Massimo Introvigne compie un ampia disamina sulle diverse religioni presenti in Italia. In particolare, affronta, anche, le problematiche relative al cosiddetto fenomeno del dischismo. Specificatamente, l’autore individua all’interno del Movimento dei dischi volanti cinque gruppi organizzati  presenti sul territorio nazionale. In realtà, l’analisi non è precisa poichè esistono altre “religioni” – secondo la terminologia utilizzata da Introvigne –  dove, la tematica extraterrestre è, comunque, fortemente presente – seppur con varie sfumature – all’interno del bagaglio culturale del movimento religioso. In particolare, alcuni gruppi ricompresi da Introvigne all’interno della categoria “Religioni e movimenti del Potenziale Umano” ed in quella -New Age, movimenti post-New Age e Next Age- mostrano, indiscutibilmente, elementi riscontrabili anche all’interno di gruppi “contattisti” classici. Non è questa la sede per contestare la classificazione avanzata dallo studioso è oggetto di feroci attacchi su Internet – ma, semplicemente mi preme sottolineare come la problematica relativa al fenomeno del cultismo ha, decisamente, superato i limiti tradizionali che le erano riconosciuti. Nel caso specifico della venuta degli extraterrestri per salvare la Terra dal disastro ambientale, speranza particolarmente diffusa nelle moderne correnti che guardano al cosmo come al luogo di salvezza, tutto sembra ridursi ad una  semplice espressione dell’autocoscienza dell’uomo moderno consapevole d’aver infranto l’equilibrio delle leggi della natura. Lo stesso Jung che i culti dei dischi volanti avrebbero avuto un ruolo importante nel ventunesimo secolo.- In tal senso, lo stesso catalizzatore alla base del fenomeno dei culti cargo (che sorgono nel momento in cui una cultura, tecnologicamente avanzata, entra in contatto con un’altra più arretrata: è la stessa strana esperienza a suo tempo vissuta da Cristoforo Colombo, Sir Francis Drake, James Cook, ecc.) si riproporrebbe per quei soggetti coinvolti, loro malgrado, nella situazione che stiamo trattando.

Il contattismo tout court presenta due anime diverse e talvolta coincidenti con quella del cultismo. Da un lato il “contattismo deteriore”, nato dall’atteggiamento di soggetti decisi a richiamare su di sè l’interesse generale per fini e motivazioni varie; molti gruppi hanno o hanno avuto un fondatore mentre, raramente, sono stati fondati da un gruppo di persone elette. Così il soggetto è fondatore? (che spesso fonda il suo gruppo in seguito a rivelazioni ricevute da entità spirituali estranee) ritenuto detentore di poteri e/o conoscenze speciali, viene seguito ed accettato è quasi sempre incondizionatamente – dai nuovi membri del gruppo. Dall’altro soggetti in buona fede che, convinti della propria esperienza e del suo intrinseco messaggio, operano con animo spirituale ma senza atteggiamenti necessariamente messianici, presentandosi solo come testimoni di una realtà da loro stessi ritenuta contraddittoria e non pienamente comprensibile. Accanto a questi gruppi di tipo ufologico esistono, quindi, delle persone- singole, alcune delle quali si riuniscono in gruppi per lo più informali, che sostengono di essere contattati da  entità aliene di vario tipo.

5)Cosa pensa del contattista italiano Maurizio Cavallo? Lo ha mai incontrato?

Non lo conosco personalmente ma ho letto la sua “testimonianza” come, per altro, molte altre in tal senso. Riconsidero questo caso in un contesto più generale. Come giustamente affermato da Aimè Michel, niente ha mai reso così complesso il quadro generale dell’ufologia quanto la manifestazione della fenomenologia contattista ma, in una nota segreta, diffusa dalla CIA nel 1954′ e di cui siamo venuti a conoscenza solo trent’anni dopo- si legge che tutte queste “strambe” affermazioni servivano egregiamente a “ridicolizzare” l’ufologia e niente sarebbe stato pi? utile alla causa. Teniamo ben presente questo aspetto del problema che potrebbe anche rivelarsi determinante. Non è assolutamente, quindi, da scartare l’ipotesi che siano stati proprio i servizi ad innescare il fenomeno del contattismo. Uno dei primi risultati di questa probabile macchinazione fu che l’ufologia si trovò come isolata dal rapporto con le masse. Più recentemente, un rapporto ufficiale francese, poco conosciuto in Italia,  “Implications militaires du phenomene des OVNIS”, redatto dal DRM (un ente creato per raggruppare i vari servizi segreti militari francesi) arriva ad affermare, per la prima volta, in modo esplicito e per iscritto, il parere ufficiale  delle più alte autorità militari sulla questione UFO. Ciò che è importantissimo, in questo rapporto, è l’affermazione  decisiva- che il fenomeno ufo rappresenta uno strumento per proteggere i progetti più segreti e, secondo me prioritariamente, per orientare e controllare l’opinione pubblica, facendo anche ricorso agli ufologi. E, mia personalissima considerazione, utilizzando soprattutto i cosiddetti “contattisti”..

In cinquant’anni, quindi, il ruolo assegnato non cambia: si troveranno sempre degli “utili idioti”, pronti a servire quando necessario! Diventa, così, facile riconoscere nei “piloti” di Adamski dei terrestri, agenti della CIA (o di qualche altro centro di intelligence o magari  gruppi ancora più occultati ) con l’incarico di presentarsi come abitanti di mondi inabitabili, con lo scopo di dare origine a testimonianze non credibili, quindi false e facilmente falsificabili, al fine di gettare discredito sull’intera questione UFO e sulla loro origine extraterrestre. Tutto ciò non sembra così impossibile se Adamski, viene identificato come semplice mezzo di controinformazione. In quest’ottica è importante rilevare come, nel 1979, Vallèe, uno dei padri dell’ipotesi parafisica, pubblica un testo controverso, intitolato “Messengers of Deception – UFO Contacts and Cults”, dove accanto alla componente fisica  e a quella psicologica individua un effetto sociologico (a livello di massa) del problema UFO, che sarebbe manipolato o comunque utilizzato da qualcuno – i servizi segreti delle varie nazioni o qualche tipo di società segreta – per secondi fini. Nel 1991, arriva “Revelations: Alien Contact and Human Deception”:la tesi di fondo è -come scrive Paolo Toselli- che, qualcuno di molto terrestre, usa il problema UFO per operazioni di intelligence, con intenti di disinformazione (mascherare come UFO esercitazioni ed operazioni segrete), di esperimenti di guerra psicologica e forse perfino di provocare cambiamenti sociali.

 

6)Infine vorremmo sapere cosa pensa del C.I.C.A.P. . Crede che l’atteggiamento di totale chiusura nei confronti dell’ufologia sia giustificato?

Non ho un opinione negativa sull’attività del CICAP. Credo che l’attività di questo comitato sia ampiamente meritoria in moltissimi campi. Parimenti non considero di totale chiusura la loro posizione versus l’ufologia. Credo, invece (e spero di averne, in piccolissima parte, il merito) che da una discreta “incompetenza” iniziale siano gradualmente passati (almeno una fetta di Cicap..) ad una maggiore attenzione per ciò che attiene l’ufologia cosiddetta “strumentale” (vedi Hessdalen) mentre noto, ancora, una certa “avversione” per lo studio (e la relativa letteratura scientifica) dei Crop (quella minima parte- ricordiamolo oggetto di accurate analisi). Sono però ottimista circa un loro futuro… “riposizionamento”. In realtà credo che i veri nemici dell’Ufologia è oggi!- non siano gli scettici ma bensì. gli ufologi o, meglio, “certi” ufologi che, con un “dilettantismo” davvero disarmante, apportano -anche inconsapevolmente- danni su danni a quella parte (che credo ancora sia maggioritaria) “seria” e corretta di ricercatori e addetti ai lavori…

Ma anche qui sono  molto ottimista.

Carlo Sabadin

 

Intervista di Gianluca Santaniello

@nonsiamosoli.com

Intervista concessa in esclusiva per www.nonsiamosoli.com per utilizzare questa fonte bisogna riportare il link al nostro sito.

Intervista a Maurizio Cavallo

Intervista esclusiva a Maurizio Cavallo, noto contattista italiano ed autore del libro “Oltre il cielo” in cui racconta la sua incredibile esperienza…

 

Lei è tuttora in contatto con gli abitanti di Clarion? Cosa le dicono? Si riveleranno a noi presto?

 Sì, da molti anni tra rappresentanti del pianeta Clarion e me, si è creata una sorta di simbiosi, e quindi più giusto sarebbe parlare di collegamento neuro-sincronico. La mia esistenza si svolge su più piani dimensionali creandomi non pochi problemi, ma suppongo il gioco valga la candela. Non sto parlando di contatto telepatico, bensì di una vera e propria osmosi psico-cerebrale, una fusione mentale chiara e permanente. Continuano ad istruirmi in discipline come esobiologia, esogenesi, astrodinamica, geometria semantica e genocosmosintesi – termine questo che i clariani adoperano per definire lo studio di tutti quei processi che hanno a che fare con la nascita e l’evoluzione del Cosmo. Mi erudiscono sui mutamenti in corso allargando il mio orizzonte cognitivo sullo scenario occulto del nostro secolo, inducendomi a scorgere le menzogne, i sottili intrighi e le congiure dei potenti.  

Quanto alla domanda se si riveleranno a noi presto, beh, io credo lo abbiano già fatto; la loro manifestazione sul nostro mondo è chiara e inequivocabile, la loro operatività sulla Terra concreta e costante. Mi sia concesso riportare un antico proverbio Azteco: ” Solo l’uomo che chiude gli occhi al sole si convince che la notte è ancora fonda“.

Se per rivelarsi a noi, invece, si vuole intendere mostrarsi alle genti in un imponente e spettacolare atterraggio, non ho dati che mi consentano una risposta certa. Dagli elementi in mio possesso potrei solo ipotizzare un evento traumatizzante forse verso la metà o la seconda metà del 2007, mentre tra il 2011 – 2012, un accadimento repentino  e sconvolgente potrebbe mutare la storia dell’intera umanità.

Cosa pensa la comunità ufologica italiana ed internazionale sul suo caso?

Non mi è mai importato molto di cosa potesse o possa pensare oggi del mio caso la comunità ufologica nazionale ed internazionale: non sono mai stato interessato, nel modo più assoluto, al giudizio di chicchessia.

Solamente io conosco quello che ho vissuto e che ancora vivo. La sofferenza, la solitudine e l’emarginazione nei lunghissimi anni trascorsi dibattendomi tra le spire di una feroce follia, mi hanno costretto a comprendere che quanto mi accadeva era, ed è reale. Sul mio corpo, nella mia anima porto i segni di una lotta impari e terribile insieme alla consapevolezza che l’uomo è un granello di polvere stretto nel suo universo illusorio e stagnante, mentre lì fuori nell’abisso veleggiano i Signori della Vita.

Nel concreto ho dei buoni rapporti con vari esponenti dell’ufologia italiana ed estera, e so che in varie occasioni si sono occupati del mio caso con evidente interesse e competenza. Per il resto, essi sono ricercatori, studiosi del fenomeno, mentre io rimango il soggetto che suo malgrado ha vissuto l?esperienza di un’abduction, una storia ai confini della nostra realtà fisica.

Qualcuno ha mosso dei dubbi sul suo caso, lei ha delle prove non ancora rivelate e che ha intenzione di divulgare ( materiale fotografico, oggetti ecc. ) in seguito?

Senz’altro è suppongo – sulla mia vicenda qualcuno avrà nutrito dei dubbi, soprattutto nell’ambito della comunità scientifica o pseudo tale, ma ripeto: quello che ho vissuto mi appartiene e non lascia spazio a sagaci interpretazioni accademiche. Comprendo chi stenta a credermi, capisco quanto difficile possa essere prestarmi fede. Io stesso per anni ho dubitato potesse trattarsi di realtà quanto andava investendomi e mutandomi nel profondo, finchè -rassegnato – ho dovuto accettare l?effettiva concretezza degli eventi, documentata da vari riscontri esterni. Nonostante mi siano spariti alcuni negativi fotografici incautamente affidati per le analisi, mi sono a suo tempo addirittura sottoposto alla macchina della verit? presso un eminente specialista. Sì,  ho diverso materiale non ancora divulgato ( fotografie, filmati, reperti e manufatti alieni collezionati nell’arco di oltre vent’anni ) ma poichè tutto ciò non è mai stato da me stimato come prova a sostegno degli accadimenti dei quali sono protagonista, non so se in futuro vorr? renderlo noto. Sono convinto che tali “prove” mi siano state concesse per non impazzire, forse per convincere me stesso che non mi stavo dibattendo tra le spire di un terrificante incubo ad occhi aperti.

Infine, secondo lei, esistono patti, complotti, accordi stipulati fra governi e razze di extraterrestri, atti a non rivelare la loro presenza sul nostro pianeta? Se sì, perchè?

Assolutamente no. Non credo affatto esistano patti, accordi o complotti tra governi terrestri e etnie extraterrestri atti a occultarne la presenza sul nostro pianeta, nè ad altri scopi, almeno per un semplice motivo: un’alleanza tra due parti solitamente presuppone la necessità reciproca di aggirare eventuali debolezze o un’inferiorità, sia essa di carattere militare che tecnologico. Ora, considerando il grado di evoluzione tecnico-scientifica raggiunto dalle razze aliene ( comunque super partes ) presenti sul nostro mondo – infinite volte testimoniata dai loro sofisticati velivoli, e non solo – a quale scopo fare un accordo, un patto con la parte nettamente inferiore quale noi siamo. I nostri eserciti e le nazioni tutte, potrebbero impedire loro di compiere qualsivoglia azione o progetto? Cosa possono offrire i governi della Terra agli extraterrestri, che essi non possano procurarsi senza dare nulla in cambio? Anzi, che essi non avessero già potuto assicurarsi secoli, millenni or sono?

Sono convinto che le storie su qualche “patto scellerato” siano iniziate a circolare partorite da menti paranoidi per poi essere alimentate e corroborate dai governi tesi a intorbidare le già oscure acque della confusione, con lo scopo malcelato di denigrare e sofisticare ulteriormente una verità che avanza: l’uomo non è solo nell’universo, non lo è mai stato.

 Maurizio Cavallo

 

Intervista di Gianluca Santaniello

@nonsiamosoli.com

Intervista concessa in esclusiva per www.nonsiamosoli.com per utilizzare questa fonte bisogna riportare il link al nostro sito.

Intervista a Diego Cuoghi

Intervista al critico d’arte e “scettico” Diego Cuoghi

 

1) Da cosa nasce la sua passione legata all’arte e alla sua interpretazione ?

 
Naturalmente dagli studi di storia dell’arte 🙂
Già da bambino, avendo un nonno insegnante di educazione artistica, con la casa piena di libri d’arte non potevo non interessarmi a questi argomenti. Poi ho frequentato il Liceo Artistico e la facoltà di Architettura dove mi sono laureato con una tesi di argomento storico e non tecnico.
 
2) Come si pone, lei, nei confronti dell’ufologia legata a reperti storici(opere d’arte, manufatti, incisioni rupestri, monoliti, piramidi ecc…)?
 
Credo che prima di arrivare a ipotesi “estreme” come quelle ufologiche si debbano esaminare tutte le ipotesi più normali. Solo in mancanza di spiegazioni più semplici e naturali si potranno considerare quelle più “estreme”. Il problema di tante ipotesi ufologiche è che chi le espone non ha della storia dell’arte altro che (se va bene) leggere infarinature. Non prova nemmeno ad informarsi prima, a leggere la quantità di studi su quegli argomenti. Arriva subito agli extraterrestri perchè è più facile, non richiede nessuno sforzo.
O forse l’ipotesi ufologica è solo più suggestiva perchè misteriosa. Il mistero piace, fa audience, vende, molto di più degli studi seri e meticolosi.
 
3)Crede che la storia scritta sui libri sia totalmente credibile, senza falle ed inspiegabili impulsi evolutivi a livello tecnologico e astronomico?
 
Nessuna disciplina scientififica è mai “chiusa” e dogmatica. La scienza è tale proprio perchè si mette sempre in discussione. Gli studiosi di oggi si basano sui lavori del passato ma contemporaneamente non hanno nessun timore a metterli in discussione se è il caso. Altrimenti non ci sarebbe mai stato il minimo progresso.
L’astronomia tra l’altro è uno dei campi più vivaci proprio nelle discipline storiche e nello studio dei miti. Un libro fondamentale, da cui quel furbastro di Graham Hancock ha copiato a man bassa, è “Il mulino di Amleto” di De Santillana e Hachend. Questi studiosi hanno ipotizzato che una quantità di miti antichi siano derivati dall’osservazione dei movimenti degli astri. Le stelle e i pianeti “erano” gli dei, non semplicemente una rappresentazione degli dei. E moltissime storie che a noi oggi sembrano solo letteratura trovano una spiegazione nell’astronomia.
Lo consiglio sempre a chiunque si interessi di storia dei miti, anche se non è certo di facilissima lettura. Qui c’è una bella recensione:
http://guide.supereva.it/astronomia/interventi/2001/09/63338.shtml
 
Un altro libro fondamentale è “Il mito dell’eterno ritorno” di Mircea Eliade. In questo messaggio che inviai in it.discussioni.misteri ho ricopiato un capitolo proprio sui miti cosmogonici: http://snipurl.com/61q1
 
4) Lei crede che le descrizioni degli eventi biblici , e le relative rappresentazioni artistiche ad esse connesse siano frutto di fedeli riproduzioni di “eventi divini” oppure ci può essere la possibilità che queste opere siano semplicemente descrittive di un fenomeno inspiegabile (ad esempio un avvistamento)?
 
Nessuna delle due. Non credo che gli eventi biblici siano rappresentazioni di fatti storici, soprattutto per quanto riguarda gli avvenimenti più antichi. Questo perchè qualunque studioso biblico sa che molti di quei testi vennero scritti centinaia di anni dopo gli avvenimenti che sono narrati. La Bibbia è principalmente letteratura religiosa, e le visioni dei mistici sono uno dei “generi letterari” più diffusi, non solo nell’antichità. Basta pensare alle visioni di Santa Teresa, di San Giovanni della Croce… che non hanno niente da invidiare a quelle di Ezechiele (ospite fisso dei siti ufologici). Tra l’altro, per capire a quali simbologie si rifà Ezechiele basta pensare alle divinità babilonesi, ai troni di pietra affiancati dai cherubini (cherub) ovvero dagli animali alati:
 
http://www.acns.com/~mm9n/cherub/
 
http://www.infidels.org/library/modern/features/2000/barefoot1.html
 
http://209.157.71.50/bibleorigins*net/
 
http://www.recoveredscience.com/astronomy1.htm
 
Due libri interessantissimi sulla “vera” storia della Bibbia sono “Prima della Bibbia” di Massimo Baldacci, e “Le tracce di Mosè” di Finkelstein e Silbermann. Trattano proprio delle basi di quei racconti, di ciò che è storico e di ciò che invece non può essere altro che invenzione letteraria perchè smentito dalle scoperte archeologiche.
 
Il grosso problema di chi interpreta in senso ufologico le opere d’arte è la incomprensione del “simbolico”. Vedono tutto in modo concreto, reale. Un profeta parla di un carro di fuoco, allora è un’astronave; Ezechiele descrive i cherubini che emanano fiamme, allora sono i motori… e così via.
E questo lo puoi fare con tutte le religioni, con tutti i libri sacri, è facilissimo. Lo fanno da quarant’anni autori come Von Daniken o Kolosimo, che leggono in senso letterale gli antichi testi sacri e vi scoprono personaggi che vengono rapiti in cielo dagli dei, discese degli stessi sulla terra tra fuoco e fiamme… e li confrontano con i nostri razzi, coi nostri aerei. Ma non ha senso.
In qualunque religione si troveranno sempre gli dei nei cieli e i demoni sottoterra. E’ logico, nei cieli stanno il Sole, la Luna i Pianeti, quelli erano gli dei dell’antichità, le forze che determinavano la vita e la morte, la fame o il benessere, il raccolto abbondante o la carestia. Sottoterra stavano i morti, i vermi. Dal cielo arrivavano lampi che incendiavano i boschi, pioggie che irrigavano i campi o tempeste che li devastavano, per cui nei cieli era la dimora degli dei che aiutavano o punivano gli uomini. E a noi oggi, abituati ad aerei ed elicotteri, shuttle a razzi spaziali, sembra di trovare somiglianze tra le antiche divinità con le loro manifestazioni numinose e gli avvistamenti di UFO. Ma è assurdo.
 
Capisco che da molti secoli, più o meno dal ‘600 il “secolo dei lumi” (e in particolare nell’arte direi da Caravaggio in poi), si è persa la visione simbolica del mondo che caratterizzava tanta parte della sensibilità religiosa degli antichi, ma volere a tutti i costi vedere “oggetti” o “macchine” in concetti metafisici lo trovo più che forzato, arbitrario e senza fondamento.
Sarebbe come mettersi di fronte a un testo di un autore latino senza conoscere il latino, cercando poi di interpretarlo trovando similitudini tra quelle parole antiche e certe parole dell’italiano moderno.
5)Ed infine secondo lei esiste un quadro,un arazzo, un opera d’arte religiosa in cui appare qualche oggetto strano o fuori tempo non spiegabile con la razionale interpretazione di un esperto d’arte?
 
Quasi tutti i dipinti di Bosch sono pieni di particolari stranissimi e spesso incomprensibili. Ma secondo molti storici anche Bosch si rifaceva a precise tradizioni iconografiche e letterarie anche nella raffigurazione degli elementi che a noi sembrano più fuori dal comune (vedi “Il Medioevo fantastico” di Jurgis Baltrusaitis, Adelphi).
E stranamente proprio Bosch, i cui dipinti sono pieni di oggetti volanti e città futuribili non è minimamente preso in considerazione nelle gallerie web di Ufo-Art:
 
http://cgi.di.uoa.gr/~grad0146/English/works.html
http://www.cyberium.net/imagine/dedicated_to/bosh-1.jpg
http://www.astro.ucla.edu/~colbert/Temptation2.jpg
http://www.artdamage.com/bosch/antony.htm
 
In ogni modo non sto sostenendo che non ci siano “misteri” nell’arte, al contrario. Ce ne sono moltissimi. E la cosa più bella è che ci sono decine di studiosi impegnati a indagare questi misteri. E spesso riescono a risolverli.
Cosa rappresenta “La Tempesta” di Giorgione? Qual’è il significato esoterico delle “Nozze di Canaan” di Bosch?
Qual’è il significato della “Primavera” di Botticelli? E’ vero che rappresenterebbe in realtà “Le nozze di Mercurio e Filologia”?
Cosa illustra il Manoscritto Voynich e in che lingua è scritto (una lingua inventata forse)?
 
Anch’io, nel mio piccolo ho risolto un mistero artistico: cosa rappresentavano alcuni enigmatici affreschi di Nicolé dell’Abate ai quali nessuno fino ad ora era riuscito a dare una interpretazione sensata: http://xoomer.virgilio.it/dicuoghi/scandiano/Donne_Cavalieri.htm
E proprio oggi (per questo dicevo che è stata una giornata artisticamente intensa) sono intervenuto alla presentazione al pubblico del ritrovamento di altri affreschi, nascosti sotto cinque mani di vernice stese negli ultimi tre secoli. Erano proprio nella sala che avevo indicato come la più probabile localizzazione, in un mio studio di dodici anni fa. Credimi, è una bella soddisfazione risolvere certi “misteri” dell’arte, anche senza UFO 🙂
 
Diego Cuoghi
 
D I E G O  C U O G H I
http://www.diegocuoghi.it/scandiano

Intervista di Gianluca Santaniello

@nonsiamosoli.com

Intervista concessa in esclusiva per www.nonsiamosoli.com per utilizzare questa fonte bisogna riportare il link al nostro sito.

Intervista a Lavinia Pallotta


Intervista a Lavinia Pallotta – https://ilblogdilaviniapallotta.myblog.it/

Ringraziamo Lavinia Pallotta per l’intervista che ci ha concesso in occasione del primo anno di vita del nostro portale

1) Chi è Lavinia Pallotta?

Sono nata a Milano, nel ’73, e mi sono laureata in Lingue e Letterature Straniere, all’Università degli Studi di Pavia con una tesi su “Clarissa di Samuel Richardson” e dunque la nascita del romanzo psicologico moderno.Da molti anni sono attiva nel movimento ambientalista, ma devo ammettere che ultimamente l’ufologia sta assorbendo quasi tutto il mio tempo libero.

Sono l’attuale presidente della Fondazione Sentinel  http://www.fondazionesentinel.org

un’organizzazione che si è ormai staccata dalle sue origini svizzere, e nella quale si occupiamo di tematiche ufologiche, scientifiche e molto altro.

Faccio parte del Gruppo Camelot http://www.gruppocamelot.too.it coalizione di ricercatori alcuni indipendenti, altri appartenenti a varie associazioni, che non prevede alcun tipo di gerarchia o vero e proprio regolamento, eccezion fatta per il “gentlemen agreement” liberamente visionabile sul sito, che rappresenta il nostro accordo di collaborazione. Sono membro della redazione del magazine on-line Camelot Chronicles http://www.camelotchronicles.com, una rivista scaricabile gratuitamente da internet nata pochi anni fa, dalla voglia di dare spazio a tutti coloro che volessero pubblicare e che ci ha dato grandi soddisfazioni anche per l’alto livello dei lavori pubblicati e, naturalmente, le visite che riceve ogni volta. Per un anno ho fatto parte della redazione della trasmissione radiofonica di Radio Popolare, “Il Triangolo dei Bermuda” assieme a Carlo Sabadin, condotta da Alberto Ruvolo. Si trattava di un programma d’intrattenimento e informazione di tematiche “di confine”, in primis l’ufologia, di grande successo. Ho tenuto conferenze a Pavia, a Budrio (Bologna) e Tocco di Casauria (Pescara); Codeville (Pavia) e collaboro, con diversi altri siti, quali http://www.dnamagazine.it , http://www.hwh22.it?, http://www.paolaharris.it http://www.nonsiamosoli.com con articoli e traduzioni. Non è molto, comunque, che frequento il mondo ufologico “dall’interno”, solo dal 2002, anno in cui ho conosciuto ad una conferenza alcuni colleghi Camelot e da quel giorno non li ho più lasciati.

2) Cosa pensi dell’ufologia italiana moderna? Pensi che molti studi siano inibiti dai governi?

Penso che stia faticosamente cercando di uscire dalla “nicchia”, non solo per raggiungere un pubblico sempre più vasto, nonostante il disinteresse dei media, salvo rare eccezioni, ma anche per riscattare la materia da un’immagine di dilettantismo e l’antiscientificità che le si è cucito addosso, dall’esterno, e che di frequente i ricercatori stessi hanno indossato per comodit?. Spesso sento dire, o leggo in giro, che il male dell’ufologia italiana sia il clima di costanti polemiche tra “colleghi”, che disperde le energie e non porta a nulla. Sono sostanzialmente d’accordo, ma lo ritengo un luogo comune, anche piuttosto qualunquista. La generalizzazione non aiuta mai, in nessun campo, perchè impedisce di focalizzare il problema d’origine. Credo sia fondamentale chiedersi: chi fa polemica rispetto a che cosa, e perchè. A volte ho l’impressione che si critichino le polemiche per avere la possibilità di scrivere ciò che si vuole, senza supportarlo con dati e testimonianze adeguati. L’ufologia, che tanto spesso si è lamentata, a ragione, del dogma scientifico ufficiale, rischia di creare a sua volta altri dogmi, col pericolo di non saperne più uscire. O con noi o contro di noi? e chi mostra dei dubbi vuol far polemica. Ma la ricerca si alimenta di dubbi e di domande. Per quanto riguarda le mie esperienze dirette nel mondo ufologico italiano, faccio parte di un gruppo di ricerca, il gruppo Camelot, che è nato proprio dall’idea di riunire appassionati e studiosi di questa materia, che non la pensassero obbligatoriamente allo stesso modo, ma che avessero un comune obiettivo: fare divulgazione corretta, “armati” di spirito di collaborazione e confronto. Il gruppo sta diventando sempre più numeroso e stiamo ottenendo una grande visibilità, contatti con appassionati, ricercatori anche esterni che vogliono unirsi a questa tavola rotonda e “uomini di scienza”. Credo di non fare torto a nessuno, se dico che siamo arrivati dove siamo, non solo per l’equilibrio che abbiamo saputo trovare al nostro interno e per il valore dei componenti del gruppo, ma anche grazie alla straordinarie capacità di aggregazione e di stimolo di uno dei suoi fondatori , Carlo Sabadin, che si è davvero sempre fatto in quattro però dare spazio a tutti, anche a gente che poi ci e gli ha voltato le spalle, come spesso accade alle persone che vogliono dare a tutti, e forse a troppi. Credo davvero che Carlo sia uno degli ufologi che, nel nostro paese, possono fare la differenza. Non l’unico, naturalmente!?I governi non hanno mai dimostrato di avere “interesse” che la verità fosse divulgata al pubblico, perchè il controllo dell’informazione, in qualsiasi ambito, permette anche un più efficace controllo della situazione, con tutti i suoi risvolti politici, economici e sociali. Non c’è bisogno di studiare gli UFO per rendersi conto di questo. Allo stesso tempo governi di vari stati come la Francia, gli Stati Uniti, il Brasile, ecc. hanno costituito gruppi di studio ufficiali, del fenomeno. Il problema sorge quando viene il momento di trarre delle conclusioni e renderle pubbliche. Il rapporto COMETA in questo senso rappresenta uno studio importantissimo e troppo spesso ignorato, portato avanti da personale competente, ma non si tratta di un documento ufficiale. Non è dai governi che arriverà l’input per il cambiamento, nè, tanto meno, dai servizi segreti, che sono da sempre impegnati in giochi di cover-up e debunking, da una parte, e rilascio controllato d’informazioni dall’altra (le dichiarazioni del colonnello Corso ne sono un esempio lampante). La fisica teorica e l?astrofisica, oggi, potrebbero permettere all’ufologia pro-ETH di uscire dall’ambito della cosiddetta “controinformazione” e diventare, finalmente, informazione. Basta sapersi liberare dal provincialismo, dal gruppismo e accettare la sfida dei tempi che cambiano.

3)Pensi che i media aiutino ad alfabetizzare le persone sull’argomento ufo, oppure credi che “aiutino” solo a denigrare l’argomento?

L’opera di denigrazione del fenomeno UFO è stata portata avanti, a mio avviso, con sistematicità e intenzionalità anche attraverso il potere mediatico, da anni, e la situazione non sembra essere cambiata, salvo felici eccezioni. E’ stata imposta, perchè ridicolizzare è il modo più efficace per nascondere, e lo abbiamo ben visto.Come ho già accennato sopra, il controllo dell’informazione è il mezzo attraverso il quale si controlla l’opinione pubblica. Senza di esso, le motivazioni di molte scelte politiche ed economiche sarebbero talmente palesi da risultare inattuabili. Mi riferisco alle guerre, alla globalizzazione, alla vivisezione, e anche alla verità sul fenomeno UFO, sui crop circle, la free energy, le scie chimiche, ecc. Oggi internet aiuta a veicolare molte informazioni che altrimenti resterebbero inaccessibili, ma non basta. Tramite internet non si riesce ancora a raggiungere un numero sufficiente di persone e certi argomenti non arrivano alla portata “del vicino di casa”. Al contrario, spesso ci si rintana dietro la sicurezza dello schermo e della tastiera e si ricrea una sorte di societ? virtuale su misura. La televisione italiana ha rinunciato quasi completamente a “fare informazione” a favore di programmi idioti come “il Grande Fratello” . La fattoria, soap opera e altre amenità. Il programma “Report” è stato, in questo senso, una felice eccezione. Ci vorrebbe un “Report” ufologico, ma non c’è. Ed è un peccato, perchè la “gente” sarebbe pronta. C’è una grande richiesta di informazioni, non soddisfatta. Per più di un anno ho partecipato alla trasmissione radiofonica “Il Triangolo dei Bermuda” con Carlo Sabadin, condotta da Alberto Ruvolo, su Radio Popolare, con diffusione internazionale, nella quale trattavamo proprio di tematiche ufologiche, ma non solo. E’ stato un successo, e questo successo ce lo ha “regalato”  il pubblico che ci tempestava di telefonate, e-mail, domande. E’ stato straordinario e anche un pò imprevisto: trattandosi di una trasmissione in diretta, senza filtro, nata come programma d’intrattenimento, non sapevamo come gli ascoltatori avrebbero reagito ad un “cambiamento di rotta” finalizzato a divulgare informazioni ufologiche, anche attraverso l?ironia. Il risultato è stato che la trasmissione si è trasformata, di volta in volta, in un programma sempre più d’informazione e sempre meno d?intrattenimento, e questo cambiamento lo ha imposto il pubblico, con i suoi interventi, le sue domande, le sue testimonianze. Da un punto di vista editoriale, in Italia si pubblica ben poco di ufologico. Libri cardine della ricerca, come quelli di Hynek, Vallee, Mack, Hopkins McDonald, non vengono più ristampati e non si traduce quasi pi? niente. Scordiamoci Steven Greer, l’ultimo Mack, il nuovo Hopkins, il Rapporto Cometa, Friedman, ecc. Come si fa a fare divulgazione ufologica in un paese dove non esistono quasi serie pubblicazioni a riguardo e dove i lavori dei padri dell’ufologia, o dei nuovi ricercatori si possono leggere solo in lingua originale. Diversa sorte è toccata alla cosiddetta “archeologia eretica”. Forse vende di più, o forse è meno scomoda dell’ufologia. Come gruppo Camelot e Fondazione Sentinel stiamo puntando molto sulle conferenze, che ci permettono di confrontarci con le persone e tra ricercatori (quelli che accettano il confronto e la collaborazione). Il riscontro è ottimo, la gente ha sete di sapere, di conoscere, di dire la sua. Partendo da questo presupposto, un passo alla volta, le cose cambieranno.

4) Qual’è la tua idea sul fenomeno UFO?

Credo che ormai il fenomeno UFO vada studiato nella sua “globalità”, dunque non escludendo fenomeni e argomenti affini e connessi, quali le abdution, il contattismo, i progetti d’intelligence come l’MK-ultra, le mutilazioni animali. E i crop circle, quelli che presentano delle anomalie. Personalmente, prendo in seria considerazione l’ipotesi ETH, almeno per quanto riguarda una percentuale, anche minima, di avvistamenti inspiegabili.Come ho già detto, oggi alcune ricerche scientifiche, sicuramente molto coraggiose, avvalorano questa ipotesi, che non è più eresia. Forse James McDonald oggi, sarebbe morto di vecchiaia o di malattia.

Per quanto riguarda il fenomeno crop circle, non mi sembra ci siano abbastanza indizi che indichino un qualche coinvolgimento ET. Sono d’accordo con Jacques Vallee, che nel suo articolo del 2002 Crop Circles: “Signs From Above or Human Artifacts” mette in guardia dall’attribuire con troppa facilità, origini ET o paranormali a tale fenomeno, senza adeguati dati analitici, perchè questo potrebbe tornare a discapito dell’ufologia stessa, un domani si scoprisse la vera origine delle formazioni. D’altra parte c’è chi, per supportare la teoria della “land art” s’inventa crop circle inesistenti e ?itineranti?, con tanto di preziose testimonianze anonime. Anche questo danneggia la ricerca seria e chi la vuol fare.

5) Credi che i popoli antichi abbiano avuto contatti con entità di altri pianeti?E se si, qual’è secondo te la prova più concreta di tale contatto?

Se prendiamo in seria considerazione il fatto che intelligenze extraterrestri possano, oggi, far visita al nostro pianeta, dobbiamo considerare anche la possibilità che abbiano potuto farlo in passato. Non abbiamo certezze ma ci sono degli “indizi”, di vario genere. Ritrovamenti archeologici nettamente in contrasto con la storia ufficiale sembrano suggerirci che il nostro passato è ancora misterioso e ci sfugge. Quelle che credevamo leggende di civiltà avanzate, anteriori alla nostra, oggi sono realtà plausibili e rendono o renderebbero necessaria una rivalutazione di molti reperti, come gli OOPARTS. Se dunque esistono fasi della nostra storia, oscure, che il mondo accademico è riuscito sempre ad ignorare, non si può scartare a priori la possibilità di visite ET in un lontano passato, come nel presente.

Leggende e tradizioni sacre di popolazioni africane, australiane, oceaniche, sud e nord americane, asiatiche, ci parlano di contatti con popoli venuti dalle stelle, portatori di sapere e civiltà. E’ vero che spesso le leggende parlano per metafore e si esprimono attraverso i simboli (anche pittorici, come dimostrano molte figure rupestri), ma mentre in passato, il sapere di queste popolazioni, gelose delle proprie tradizioni, ci arrivava filtrato dal resoconto e l’interpretazione di coraggiosi antropologi che trascorrevano lunghi periodi di tempo con i popoli indigeni, oggi queste persone, spesso, si fanno loro stesse portavoce delle proprie tradizioni, e quello che raccontano è decisamente interessante. Un esempio ne sono gli indiani d’America, che oggi, nel tentativo di salvare la propria identit?, scrivono libri, tengono conferenze, e parlano di questi antichi contatti con orgoglio.

John Mack nel suo bellissimo libro “Passport to the Cosmos” ha raccolto diverse testimonianze di questo genere, che raccontano non solo di contatti nel passato, ma anche nel presente, tra popoli africani, nord e sud americani ed esseri alieni. Mack, geniale e intuitivo, ha studiato queste testimonianze evidenziando anche possibili connessioni col fenomeno abduction e contattismo, due argomenti, questi, che secondo Mack e anche secondo me, presentano aspetti comuni e connessioni fondamentali.

Esistono poi testimonianze scritte, di un certo rilievo, come i testi vedici, che indicherebbero un passato decisamente più tecnologico di quanto si possa immaginare e andrebbero studiati con molta attenzione.

Per riuscire a comprendere se effettivamente ci sono stati contatti diretti con ET nel passato, è necessario conoscere meglio le nostre origini e la nostra preistoria, per non confondere ciò che è effettivamente “nostro” e ciò che potrebbe essere “di altri”. Civiltà umane più avanzate tecnologicamente, conviventi con popolazioni decisamente primitive, potrebbero essere sembrate “aliene”, ma non essere extraterrestri per questo. Credo che con serenità e obiettività si dovrebbe considerare l’idea di studiare da capo una parte della nostra storia.

6) Vi è un legame fra Ufo e Religione? Quale?

Trovo molto interessanti le interpretazioni in “chiave ufologica” dei cosiddetti fenomeni di B.V.M. (Beata Vergine Maria). In molti di questi casi, in concomitanza con la manifestazione, di qualsiasi cosa si tratti, i testimoni (a volte anche laici o addirittura atei) hanno dichiarato di aver udito un forte boato accompagnato anche da globi di luce nel cielo, come nel caso di Fatima del 1917 e di Lourde, che sono solo due degli esempi più famosi.

Interessanti sono anche le similitudini tra possibili avvenimenti UFO nel passato riportati nei testi religiosi, o comunque brani che potrebbero fare riferimento a possibili contatti con “entità aliene” nel senso di sconosciute, come il carro di Ezechiele. Si tratta comunque di interpretazioni di testi antichi, che prendo come tali. Come ho detto precedentemente, se ammettiamo l’eventualità di visite ET nel presente e nel passato, è possibile che alcune testimonianze ci siano pervenute in chiave mitica e/o di racconto religioso, anche apocrifo, come il Libro di Enoch.

D’altra parte, bisogna stare attenti a non forzare troppo simili interpretazioni e vedere extraterrestri dappertutto.

7) Qual’è, a tuo parere, la pietra miliare dell’ufologia, quell’avvistamento, quel reperto, quel “caso” che ti porta ad asserire :”Si, esistono!”?

Sin dal Project Blue Book ci si è resi conto che il fenomeno UFO esiste e non deve essere ignorato. La non divulgazione o addirittura la copertura della verità, a riguardo, non sminuiscono il fatto che in diversi paesi del mondo, Stati Uniti, Francia, Brasile, Cile, ecc siano state costituite commissioni ufficiali d?indagine per raccogliere dati e studiarne le implicazioni.

Scienziati del livello di Hynek e McDonald, coinvolti nella ricerca, si sono convinti che questo fenomeno, almeno una parte, non potesse essere spiegato in modo ordinario e non si sono sentiti di scartare come assurda l?ipotesi ET. Sono passati molti anni da allora, e McDonald ha pagato a caro prezzo il suo coraggio, ma le cose non sembrano molto cambiate: Recentemente J.J.Velasco, ex direttore del SEPRA, ha pubblicato un libro “OVNIS l’evidence” in cui si dichiara apertamente a favore di una spiegazione ET per molti casi. Dopo tanti anni di studio, a diretto contatto con fatti e testimoni, trae le sue conclusioni, del tutto personali, e queste aprono decisamente a favore del possibilismo. Anche in Brasile era stata creata una commissione di studio, l’Operazione Prato, composta da personale militare e diretta dal comandante Hollanda, per studiare gli strani eventi accaduti, nel paese, attorno agli anni ’70. Hollanda, che si dichiarerà a favore di un’interpretazione “non-convenzionale”, e in questo caso ET, e verrà trovato impiccato nella sua abitazione, suicida, forse, o forse “suicidato”.

E non vanno dimenticate le conclusioni del Rapporto COMETA, gruppo di studio francese che incluse personale assolutamente qualificato come importanti membri dell’aviazione, della polizia, ingegneri e come collaboratori esterni analisti fotografici e lo stesso Velasco. La commissione concluse che non si può assolutamente escludere un’origine extraterrestre per alcuni avvistamenti e che si tratta di un fenomeno da non sottovalutare, sotto nessun punto di vista. Non fu una commissione ufficiale, e per questo si è potuto facilmente far finta di ignorare il suo lavoro, ma è stato un errore.

Astronauti americani e russi hanno fatto dichiarazioni decisamente “forti” e possibiliste. Perchè ignorarle?

Oggi, come ripeto spesso, nuove teorie di fisica teorica superano il Paradosso di Fermi e ci permettono di “accarezzare” l’idea che un contatto sia possibile.

Scienziati di fama non temono di dichiararsi pro-ETH. Questo non mi da la certezza che gli extraterrestri siano qui, ma mi da la certezza che il fenomeno potrebbe trovare finalmente la “soluzione finale”, rispettando i parametri della scienza e della ragione.

Intervista di Gianluca Santaniello

@nonsiamosoli.com

Intervista concessa in esclusiva per www.nonsiamosoli.com per utilizzare questa fonte bisogna riportare il link al nostro sito.